L’attività di indagine è scaturita a seguito di numerosi furti di oggetti preziosi, verificatisi nel corso del mese di gennaio 2020. In particolare, una mattina il titolare di una gioielleria ha presentato una denuncia di furto, avvenuto all’interno della propria abitazione, di gioielli e monili d’oro di pregiata fattura per un valore di circa 50.000€.
Immediatamente i poliziotti hanno intensificato i controlli presso i “Compro Oro” operanti nella città di Carbonia, al fine di verificare la tracciabilità delle compravendite e delle permute di preziosi usati e verificare l’eventuale cessione di oggetti provento di attività illecite.
In tale ambito sono state notate delle operazioni di cessione fatte da un cliente, B.L., verso il titolare di un esercizio commerciale, D.M., tra i primi giorni di novembre 2019 e i primi di gennaio 2020, durante le quali erano stati venduti preziosi di provenienza furtiva.
Da ulteriori accertamenti era emerso che, nello stesso periodo temporale, B.L. aveva avuto modo di accedere all’interno dell’abitazione del gioielliere in quanto incaricato di eseguire piccoli lavori di manutenzione e, in quell’occasione, si sarebbero verificati i furti.
Durante i controlli è emerso che, per una fortunata coincidenza, alcuni degli oggetti preziosi versati al D.M. erano ancora integri, benché fossero già trascorsi i termini dei 10 giorni dalla data d’acquisto e fossero quindi nella sua piena disponibilità per alterarli, ma dato il particolare pregio dei monili, infatti, aveva preferito mantenerli intatti.
In questo modo gli Agenti hanno potuto recuperare parte della refurtiva tra cui pezzi di maggiore valore sia commerciale che affettivo (gioielli di famiglia) e restituirli ai legittimi proprietari che, commossi, hanno ringraziato gli investigatori del Commissariato di Carbonia.
Consigli
L’episodio dimostra quanto sia importante avere fotografie degli oggetti preziosi che si posseggono; in caso di furto si possono così allegare alla denuncia per aumentare la possibilità di successo delle indagini.
Le attività di “compro-oro”, infatti, non solo hanno l’obbligo di registrare il documento di identità di ogni cliente che effettua operazioni ma devono allegare a ogni scheda delle operazioni foto dettagliate di tutti gli oggetti preziosi versati, che non possono essere modificati o rivenduti per 10 giorni. Qualora gli oggetti siano ancora presenti presso i “compro-oro”, possono quindi essere recuperati e restituiti ai legittimi proprietari, in caso contrario in ogni modo si hanno maggiori possibilità di identificare i colpevoli.