CLASSIC BOAT AWARDS, L’OSCAR DEI RESTAURI DI BARCHE D’EPOCA
Dovendo azzardare una similitudine si potrebbe affermare che il Classic Boat Awards sia paragonabile all’Oscar nel campo del restauro delle imbarcazioni d’epoca. Il concorso, nato nel 2007, è indetto dalla prestigiosa rivista inglese Classic Boat, punto di riferimento dell’editoria mondiale nel settore delle barche in legno, dello yachting e della marineria tradizionale. Ogni anno concorrono al premio circa 40 scafi, suddivisi in otto categorie: scafi a vela di lunghezza inferiore o superiore a 12,20 metri, Spirit of Tradition di lunghezza inferiore o superiore a 12,20 metri, scafi a motore di qualunque dimensione, scafi tradizionali di nuova costruzione, scafi ultracentenari e infine personaggio classico dell’anno.
LA PREMIAZIONE AL ROYAL THAMES YACHT CLUB
Tirrenia II, ketch aurico lungo circa 20 metri (compreso il bompresso), costruito in legno di teak nel 1914 dal cantiere H.R. Stevens di Southampton su progetto dello yacht designer britannico Frederick Shepherd, concorre nella categoria “Scafi a vela di lunghezza superiore a 12,20 metri” e dovrà competere con altre imbarcazioni tornate a navigare entro i 12 mesi precedenti al lancio del concorso. Sarà possibile votare fino al 9 marzo 2020 al seguente link https://awards.classicboat.co.uk/restoration-of-the-year-over-40ft/. Il gradimento espresso tramite le votazioni online potrà fare la differenza e contribuire a far sì che Tirrenia II possa scalare posizioni in classifica e dunque aspirare a salire sul podio. Tutto ciò rappresenterebbe, per la cantieristica italiana e in particolare per le maestranze viareggine autrici del restauro, motivo di vanto e orgoglio. Martedì 31 marzo, il prestigioso Royal Thames Yacht Club di Londra ospiterà la cerimonia di premiazione e l’elenco di tutti i vincitori verrà pubblicato sul numero di maggio 2020 di Classic Boat.
DAL NORD EUROPA AI CARAIBI
Nel corso della sua storia, l’ultracentenaria Tirrenia II ha navigato in Mediterraneo, nord Europa, Atlantico e Caraibi, svolgendo attività di charter, scuola vela e partecipando a numerosi raduni di vele d’epoca. Rimessata in cantiere a Viareggio a partire dal 2009, nel 2016 è stata acquistata all’asta da una coppia di armatori lombardo-piemontesi e trasferita presso il cantiere Del Carlo di Viareggio per essere sottoposta ad una serie di importanti lavori eseguiti con la consulenza dell’esperto fiorentino Enrico ‘Chicco’ Zaccagni. Dopo il nuovo varo, avvenuto l’8 giugno 2019 con ospiti vip quali il Maestro Beatrice Venezi e gli attori Alessandro Preziosi e Roberto Farnesi, Tirrenia II ha navigato in alto Tirreno sostando a Genova, Portovenere, Isola di Capraia, Portoferraio (Isola d’Elba), Porto Santo Stefano e Baratti in Toscana e infine a Viareggio, dove lo scorso ottobre ha partecipato alla quindicesima edizione del Raduno Vele Storiche Viareggio, dedicato proprio al ritorno in mare di Tirrenia II. Anche Linea Blu, il noto format televisivo, ha trasmesso un reportage andato in onda su Rai 1. Al comando dell’unità la navigatrice oceanica e scrittrice Lucia Pozzo, che nel corso della prossima stagione comanderà Tirrenia II in occasione di alcune tra le più importanti regate di vele d’epoca del Mediterraneo.
IL RESTAURO E LA COPPA TIRRENIA II
Numerosi gli interventi compiuti dalle maestranze del cantiere viareggino Del Carlo a bordo di Tirrenia II, che garantiranno la navigabilità dell’imbarcazione ancora per tanto tempo. Tra i lavori effettuati lo smontaggio della zavorra in piombo con relativa sostituzione dei perni, la ricostruzione della nuova chiglia in mogano, la sverniciatura integrale dello scafo, la sostituzione di circa 100 metri lineari di tavole dell’opera viva e opera morta e la ricostruzione di una nuova pala del timone in legno di mogano. Considerata la nuova vita di Tirrenia II, gli armatori hanno anche voluto fare rinascere la Coppa Tirrenia II. Il trofeo era stato istituito nel 1925 dall’ex armatore Cav. Guido Fiorentino, presidente della sede napoletana del Regio Yacht Club Italiano, ed assegnato annualmente fino al 1939 all’imbarcazione che avesse compiuto la più lunga crociera in Mediterraneo. Ottant’anni dopo, la Coppa è stata rimessa in palio e destinata alla barca che nell’anno in corso abbia effettuato e documentato la più interessante navigazione d’altura, vinta nel 2019 dal piccolo cutter aurico Bat del 1889, autore della circumnavigazione dell’Italia.