Circa 300 ettari a nord del Comune, in località riu Mannu e Pardu, rimasti senza acqua a causa di una perdita nella conduttura dell’irrigazione in via La Marmora (appena fuori dal paese), che ha costretto il Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale a disporne da fine novembre scorso la chiusura per tutto il distretto.
Le aziende agricole, si ritrovano ancora oggi a distanza di quasi due mesi senza acqua in quanto il Consorzio, dopo la richiesta anche del Comune di chiudere la condotta per motivi di sicurezza (viste le ingenti perdite che stavano allagando la strada), rifiuta tutte le richiesta di assegnazione degli agricoltori fin tanto non ha la possibilità di effettuare i lavori di riparazione del guasto.
Lavori che però sono subordinati ad un intervento dell’Enel. Sopra il tubo della condotta dell’irrigazione, infatti, passano due cavi elettrici ad alta tensione dell’Enel, che non rendono possibile alcun intervento in sicurezza.
Per consentire agli operai del Consorzio di riparare il gusto è necessario che la multinazionale dell’energia metta prima in sicurezza i cavi.Una situazione paradossale in cui a pagarne care le conseguenze sono ancor una volta le aziende agricole.
Il distretto serve circa 300 ettari molto fertili in cui gli agricoltori hanno già seminato diverse colture. Sono presenti orticole, seminativi e anche impianti serricoli.
E’ necessario intervenire con sollecitudine, perché anche a causa di queste temperature miti e dell’assenza prolungata di precipitazioni i campi, cosi come le serre, hanno necessità dell’acqua.
Non è un caso che la Coldiretti Sardegna, già dai giorni scorsi abbia chiesto la programmazione di un anticipo dell’irrigazione in tutto il territorio regionale.
Per le aziende di Pabillonis un ulteriore rinvio, immotivata tra l’altro, causerebbe danni ingenti con il rischio di perdere interi raccolti, mesi di lavoro e spese.
“Gli agricoltori non possono assistere impotenti alla perdita del raccolto per le negligenze e i tempi burocratici – afferma il direttore di Coldiretti Cagliari Luca Saba -. Sono situazioni paradossali che però mettono a rischio il lavoro di diverse imprese. Chiediamo che si intervenga immediatamente e si poga rimedio, altrimenti siamo costretti ad azioni di protesta più eclatanti”.