Ci mancava solo il Coronavirus a turbare la vita di anziani e pensionati. Purtroppo, come spesso puntualmente accade nelle situazione di crisi, c’è chi approfitta della situazione di difficoltà per fare leva sulle paure della gente. E, in particolare, delle fasce più deboli della popolazione.
Paola Montis, Presidente dell’ANAP Sardegna, l’Associazione dei Pensionati Artigiani di Confartigianato, commenta i tentativi di truffa da parte di falsi infermieri o finti volontari che, già segnalati e denunciati in varie zone d’Italia, si presentano a casa degli anziani per “effettuare fantomatici test contro il Coronavirus” oppure che telefonano per segnalare la necessità di eseguire a domicilio il tampone.
[foto id=”295067″]Paola Montis, Presidente dell’ANAP Sardegna
Sono truffe – denuncia la Presidente – e come tale vanno gestite. I truffatori professionisti, veri e propri mascalzoni, le inventano tutte e adattano la loro modalità di agire in casi come questi. Se avete dubbi contattate le Forze dell’Ordine. Come ANAP, l’Associazione dei Pensionati di Confartigianato in Sardegna, che nell’Isola associa oltre 5mila anziani e pensionati e ben 500mila nel resto dell’Italia – continua la Presidente -, siamo impegnati da anni a fianco proprio delle Forze dell’Ordine per prevenire truffe e furti a danni degli anziani. Ed è proprio sulla scorta della nostra esperienza maturata con la Campagna Più sicuri insieme – prosegue la Montis – promossa da ANAP, assieme con il Ministero dell’Interno, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza-Direzione Centrale della Polizia Criminale, con il contributo della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza, che ci sentiamo di raccomandare, anche in questo caso straordinario, di seguire alcune semplici indicazioni.
Ecco i consigli di Anap Confartigianato Sardegna:
- Nessuna Azienda sanitaria, nessuna Organizzazione sanitaria e nessuna Associazione di volontariato invia personale a domicilio per effettuare visite e test per il Coronavirus. Gli operatori sanitari effettuano visite ed eventuali esami a domicilio solo se allertati preventivamente dai cittadini stessi che, attraverso il medico di famiglia, il 118, il numero dell’ATS Sardegna 3336144123, il numero nazionale 1500, abbiano segnalato sintomi sospetti o la necessità di accertamenti.
- Non aprire la porta di casa a persone sconosciute. Non dare ascolto a eventuali sconosciuti che si spacciano per operatori della tua Azienda sanitaria. Respingiamo senza replica lo sconosciuto che citofona inventando scuse e stratagemmi per entrare in casa.
- Avvisare le forze dell’ordine. Se ti senti minacciato o sei vittima di un reato, per qualsiasi dubbio o per segnalare comportamenti sospetti, telefona subito al 113, 112 o 117 o alla Polizia Locale.
- È possibile vivere in maniera sicura in casa propria: il nostro vicino, un amico che può aiutarci nella gestione del quotidiano e le persone di nostra fiducia sono parte integrante della nostra vita, sono loro che dobbiamo tenere in considerazione. Anche nei momenti di difficoltà, se siamo in pericolo o se abbiamo subito una truffa.
Cosa dicono il MinSal e l’Assessorato alla Sanità?
Il Ministero della Salute e l’Assessorato Regionale della Sanità, inoltre, hanno fornito chiarimenti sui comportamenti da tenere da tutti i cittadini nella ordinaria vita di ogni giorno.
Situazione epidemiologica e valutazione del rischio
La trasmissione/contaminazione avviene a seguito di contatti stretti e prolungati con persona infettata. I sintomi più comuni sono febbre, tossa secca, mal di gola, difficoltà respiratorie.
Indicazioni operative
Il Ministero suggerisce l’adozione delle stesse misure preventive utilizzate per le malattie trasmesse per via respiratoria.
Come ANAP Confartigianato Sardegna – conclude la Presidente – invitiamo tutti i soci e i pensionati a evitare allarmismi o psicosi e attenersi con il massimo della responsabilità civica alle disposizioni che verranno date dalle Autorità competenti.
Maggiori dettagli su: WWW.SARDEGNA.CONFARTIGIANATO.IT