Sono questi gli importanti obiettivi di crescita di Credem, tra i principali gruppi bancari nazionali privati quotati, per la Sardegna, area in cui l’istituto opera da oltre 10 anni. Sono 12mila i clienti attualmente gestiti nell’Isola per un totale di 800 milioni di euro di raccolta.
All’interno della sua strategia di sviluppo l’istituto ha investito sul territorio nonostante gli anni di crisi e ha conseguito risultati di successo. Nel 2019 Credem è cresciuto in Sardegna con un aumento del 30% della raccolta e del 35% dei prestiti; per il 2020 rilancia aprendo una nuova sede nel centro di Nuoro in un’area ad elevato potenziale.
Il gruppo Credem ha aperto la sua prima filiale sull’isola nel 2008 a Cagliari. Oggi è già presente con cinque filiali più una di Banca Euromobiliare, un centro imprese per la gestione della clientela corporate e un centro imprese per la clientela small business, la rete di consulenti finanziari e gli agenti, specializzati nel credito ai privati, di Avvera.
L’apertura della nuova filiale a Nuoro testimonia l’impegno di Credem nel perseguimento degli obiettivi di crescita. L’inaugurazione della sede barbaricina sarà mercoledì 19 febbraio 2020 in Galleria Emanuela Loi 11.
Saranno presenti il direttore della filiale Giuseppe Pala, il direttore territoriale centro-sud Italia di Credem Luca Trotta, il capo mercato retail Sardegna Maria Antonietta Aiello, il titolare del centro imprese Dante Manna, il responsabile del centro small business Emma Campus ed il capo mercato dei consulenti finanziari Gavino Devilla.
Siamo molto soddisfatti dello sviluppo del progetto di Credem in Sardegna e degli importanti risultati raggiunti nel corso degli anni – ha dichiarato Luca Trotta, direttore territoriale del centro sud Italia di Credem -, vogliamo continuare a consolidare la nostra presenza in una regione con grandi opportunità di crescita. Siamo orgogliosi dell’apertura di Nuoro, dimostrazione del successo del Gruppo e degli impegni futuri sul territorio sardo. Il Gruppo Credem è capace di offrire una gamma di servizi completi e all’avanguardia nell’ambito della gestione del risparmio. Inoltre in un territorio così ricco di risorse diamo grande rilevanza all’assistenza alle piccole e medie imprese, specialmente a quelle aziende votate all’export nel settore agricolo e alimentare. Siamo molto attenti all’aspetto dei prestiti ai privati e dei mutui per i quali possiamo offrire una consulenza specializzata che risponda a tutte le esigenze legate al benessere finanziario dei nostri clienti – ha concluso Luca Trotta.
Nel corso del 2019 il Gruppo Credem ha continuato a sviluppare il modello di banca assicurazione che si rivela particolarmente efficace nella gestione delle molteplici necessità della clientela: si rafforza la vocazione assicurativa del Gruppo con la raccolta assicurativa in crescita del 6,8% a/a a 7,4 miliardi di euro.
Prosegue inoltre il sostegno all’economia del Paese, con i prestiti in crescita del 4,7% a/a (rispetto all’andamento di sistema che risulta invariato nello stesso periodo) raggiungendo i 26,7 miliardi di euro.
I mutui casa alle famiglie, in particolare, registrano flussi erogati pari a 1.464 milioni di euro (+66% a/a). La raccolta complessiva è in progresso del 9,8% a/a e si attesta a 84,6 miliardi di euro. La raccolta gestita a fine 2019 ha raggiunto 28,1 miliardi di euro (+12,6% a/a). Confermata anche a fine 2019 l’elevata redditività con l’utile netto consolidato in crescita del 7,8% rispetto a fine 2018 e che si attesta a 201,3 milioni di euro.
La redditività è stata accompagnata anche dalla crescita dei principali aggregati patrimoniali in un contesto di costante attenzione alla qualità dell’attivo che si è mantenuta ai vertici del mercato, con il rapporto tra crediti problematici lordi e impieghi lordi (NPL Ratio) al 3,76% rispetto al 7,3% della media delle banche significative italiane.
Sempre elevata la solidità del Gruppo con un CET1 Ratio a 13,5% con 553 bps di margine rispetto al livello minimo normativo pari all’8% per il 2019. Il Gruppo Credem risulta la banca commerciale europea con il requisito patrimoniale più basso in assoluto, pari a 1%, a testimonianza della solidità del business model e dell’attenzione alla gestione del rischio.