“Persino la ministra dei trasporti, Paola De Micheli, bacchetta Solinas, invitandolo a mettersi a lavorare per i sardi, anziché perdere tempo e scaricare le sue responsabilità sugli altri. L’inadeguatezza del governatore della Sardegna è tale per cui il leader del suo partito è costretto a venire in soccorso ancora una volta. Matteo Salvini infatti oggi attacca la Ministra per sviare l’attenzione sulle responsabilità di Solinas e della sua giunta colpevoli di tante figuracce”.
“Nei giorni scorsi Solinas -osserva la capogruppo del m5s Desirè Manca – ha fatto ricadere sul governo la responsabilità del disastro sulla continuità territoriale, dimenticandosi la brutta figura rimediata con l’Unione Europa davanti a cui ha presentato un progetto (che prevedeva la tariffa unica) già bocciato per ben due volte dalla stessa UE ”.
“Evidentemente, però -prosegue l’esponente M5S – al governatore non bastavano i gravi ritardi, l’assenza di idee, e la totale incapacità nel gestire la situazione. Per riscrivere la continuità territoriale ora pensa persino a un super consulente, pagato dai sardi, che dovrà risolvere una situazione catastrofica provocata da mesi e mesi di inerzia di cui sono responsabili lui, l’assessore ai Trasporti, e tutta la maggioranza”.
Questo l’attacco di Desirè Manca al presidente della Regione che “a un anno dalla sua elezione non ha mantenuto alcuna delle promesse fatte in campagna elettorale, e ora sta portando l’intera Sardegna all’isolamento”.
“Nell’immobilismo della Regione adesso è stato il governo a scongiurare, grazie alle sue interlocuzioni con Bruxelles, che da aprile la Sardegna resti senza collegamenti aerei per Roma e Milano. Sarebbe però interessante capire come Solinas impiegherà i dieci mesi di tempo ulteriormente concessi per presentare un piano per la continuità territoriale valido: ha bisogno di un esperto esterno pagato con fondi pubblici che dovrà svolgere il lavoro già profumatamente pagato per le stesse mansioni?”
Quello sulla continuità territoriale è solo uno dei tanti fallimenti fatti registrare dalla Regione in appena un anno: “Quante prese in giro- aggiunge Desirè Manca- Ammaliati dalle sue promesse, dodici mesi fa i sardi si sono messi nelle mani di Solinas che ha ricambiato la fiducia concessa con provvedimenti come la moltiplicazione delle poltrone negli enti pubblici regionali, la reintroduzione dei vitalizi o una legge “salva-nomine” studiata ad hoc. Nel frattempo i numeri sulla disoccupazione aumentano, i giovani lasciano l’isola, e molti malati sono costretti a curarsi fuori. Nell’Europa del 2020 la Sardegna assomiglia sempre di più a un paese del terzo mondo”.