Fiore: “In Italia 16.435 siti contaminati con procedimento in corso. Lunedì convention e briefing stampa a Napoli con la Presidente della Commissione Ambiente del Senato e con il Commissario Straordinario per la Bonifica delle discariche Abusive. Da Bagnoli alla Terra dei Fuochi dalla Lombardia alla Puglia, i tanti casi contenuti nel libro – dossier che illustreremo alla stampa anche con le buone pratiche”.
Alle ore 10 briefing stampa con: Vilma Moronese, Presidente della Commissione Ambiente al Senato, Egidio Grasso, Presidente Ordine Geologi Campania, Gen. Giuseppe Vadalà, Commissario Straordinario per la Bonifica delle discariche Abusive, presenterà la sua relazione in merito allo stato attuale, Antonello Fiore Presidente Società Italiana Geologia Ambientale. I geologi, inoltre, commemoreranno Franco Ortolani.
“Analizzeremo non soltanto la presenza di Siti di Interesse Nazionale caratterizzati da un passato industriale quali Bagnoli – Coroglio e Napoli est, ma anche quelle aree in cui negli anni si è perpetrata una spregiudicata gestione dei rifiuti come ad esempio la Terra dei Fuochi. Inoltre domani, a Napoli, renderemo note alcune proposte importanti per il risanamento, la bonifica dei terreni e delle acque sotterranee, senza tralasciare le buone pratiche da adottare al fine di avere una corretta gestione dei rifiuti e dei siti di contenimento per non ritrovarci magari tra qualche anno a dover nuovamente intervenire per risanare queste zone”.
Lo ha dichiarato Gaetano Sammartino, Presidente della Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA) per Campania e Molise alla vigilia dell’importante convention di Napoli, voluta dalla SIGEA sulla Bonifica dei Siti Inquinati ed in programma domani, Lunedì 17 Febbraio alle ore 9 e 30 al Palazzo delle Arti di Napoli – il PAN.
Alle ore 10 briefing stampa con: Vilma Moronese, Presidente della Commissione Ambiente al Senato, Egidio Grasso, Presidente Ordine Geologi Campania, Giuseppe Vadalà, Commissario Straordinario per la Bonifica delle discariche Abusive, presenterà la sua relazione in merito allo stato attuale, Antonello Fiore Presidente Società Italiana Geologia Ambientale. La SIGEA presenterà il dossier sui siti contaminati in Italia ed in particolare: Terra dei Fuochi, Bagnoli.
“In Italia sono presenti circa 16.435 siti contaminati con procedimento in corso e 13.258 con procedimento concluso. Restringendo il campo e descrivendo la situazione di una Regione specifica, la Campania, seguita a ruota anche dalla Sicilia, dopo 20 anni e più di studio di problematiche ambientali in Campania (dal 1997) ed in particolar modo dell’agro aversano – ha dichiarato Antonello Fiore, Presidente Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA) e del litorale domizio-flegreo (tra cui si ricordano i Comuni di Giugliano in C., Parete, Villa Literno, Castel Volturno, Trentola D., Lusciano, Sessa Aurunca, Mondragone e Maddaloni) attraverso numerosi accertamenti tecnici disposti dall’Autorità Giudiziaria, il quadro che ne viene fuori circa la problematica delle discariche autorizzate (controllate), abusive (non controllate), smaltimenti abusivi e qualunque altra fonte di contaminazione di questo territorio, è ben chiaro e si presenta quasi sempre allo stesso modo.
Nel dossier che illustreremo alla stampa anche il caso studio sul “recupero integrale dei rifiuti da terremoto, il caso di Arquata del Tronto”, ma anche Bagnoli con “Le misure di sicurezza adottate a tutela dei lavoratori e della popolazione residente nel corso della bonifica del Sito di Interesse Nazionale di Bagnoli”, ed ancora la Terra dei Fuochi in Campania, ma illustreremo anche studi condotti in Puglia, Toscana, Lazio, Lombardia”.
In Italia il 3% del territorio nazionale interessato da aree altamente contaminate.
“Situazione amianto in Italia: sull’intero territorio nazionale sono stati individuati ad oggi 41 Siti da bonificare di interesse nazionale (Sin) ed oltre 12.000 siti di competenza regionale per i quali e in corso il procedimento amministrativo per la relativa caratterizzazione, e successiva messa in sicurezza o bonifica. Si considerano siti contaminati le aree del territorio nazionale nelle quali e stata accertata una alterazione delle caratteristiche qualitative delle matrici ambientali, tale da risultare non accettabile per la salute umana e/o per l’ambiente.
Le difficoltà di portare a compimento la bonifica di tali aree altamente contaminate, che ricoprono circa il 3% dell’intero territorio nazionale – ha proseguito Fiore – sono determinate principalmente da procedure amministrative articolate, dal numero degli attori coinvolti, dalle complessità tecnico/operative, dai costi rilevanti per le Pubbliche Amministrazioni e per i Soggetti privati interessati.
Tra questi, 41 Siti di Interesse Nazionale, 17 sono quelli in cui è stata riscontrata una contaminazione delle matrici ambientali aria, acqua e suolo da amianto. In particolare: 11 risultano principalmente contaminati da amianto, contaminazione diffusa in tutto il perimetro, e 6 sono quelli in cui vi è una contaminazione secondaria (contaminazione presente in una porzione del perimetro).
Nei restanti 24 Sin si è comunque rilevata una presenza limitata di Rca all’interno dell’area perimetrata. E’ evidente che solo partendo dalla conoscenza delle attività svolte nei siti e dalla definizione del contesto geologico, geochimico e idrogeologico, ovvero delle specificità geologiche del territorio interessato dalle attività di caratterizzazione e bonifica, e analizzando la presenza dei contaminanti nella matrice solida e liquida si può ottenere una definizione delle criticità esistenti.
Solo attraverso una corretta mappatura si possono ricerca soluzioni innovative, e possibilmente a basso costo, per risanare e bonificare terreni e acque sotterranee, ovviamente senza tralasciare le best practice per la corretta gestione dei rifiuti e dei siti di conferimento al fine di non ritrovarsi tra qualche anno a dover nuovamente intervenire per risanare queste aree.
Nel settore della gestione delle sostanze inquinati, che danneggiano l’ambiente e la vita che esso ospita, si devono risanare gli errori del passato, gestire con oculatezza e vigilanza il presente e progettare il futuro in sicurezza”.
Interverranno: Eleonora de Majo, Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, Vilma Moronese, Presidente della Commissione Ambiente al Senato, Egidio Grasso, Presidente Ordine Geologi Campania,
Antonello Fiore Presidente Società Italiana Geologia Ambientale.
Il Gen. Giuseppe Vadalà, Commissario Straordinario per la Bonifica delle discariche Abusive, presenterà la sua relazione in merito allo stato attuale.
Il Commissario Straordinario per la Bonifica delle discariche Abusive, presenterà la sua relazione in merito allo stato attuale.
“Il tema della bonifica dei siti inquinati e della bonifica delle aree industriali dismesse negli ultimi anni – ha dichiarato Daniele Baldi, Coordinatore area tematica Sigea Bonifica siti inquinati – ha fatto registrare un sostanziale cambiamento sia con riferimento al quadro normativo sia allo sviluppo di una necessaria “cultura delle bonifiche” e sia a una progressiva sostituzione delle tecnologie “aspecialistiche” con tecniche “specialistiche” e in molti casi innovative.
Del resto anche il mutato quadro economico in negativo e l’esperienza maturata negli ultimi 20 anni hanno funzionato come catalizzatori per un generale aggiornamento degli approcci sia alla caratterizzazione che alla bonifica dei suoli e delle acque contaminati”.
“Bonifica dei siti inquinati: analisi e soluzioni di problemi complessi – il contesto territoriale della Campania”, sarà questo il tema della Convention di Napoli, durante la quale sarà ricordato il compianto Senatore Professore Franco Ortolani e si presenterà la monografia curata dalla stessa Sigea che tratta della “Bonifica dei siti inquinati”. I
Il volume liberamente scaricabile dal sito web della Sigea (http://www.sigeaweb.it/documenti/gda-supplemento-2-2019.pdf), ha origine dal confronto tecnico scientifico sviluppatosi nel corso degli anni nell’ambito delle attività formative e di disseminazione che la Sigea ha avviato in ambito nazionale all’indomani dell’emanazione del D.M. 471/99.
Chiuderà i lavori Silvia Paparella, General Manager di Remtech Italia