Il testo è tratto da un breve saggio dello scrittore e poeta Bernardo De Muro, studioso di retorica antica e moderna, da decenni formatore in seminari sull’arte oratoria. Il dialogo impossibile tra due personaggi lontani fra loro quattro secoli è stato già proposto in vari licei della penisola, da Agrigento a Trieste, con l’autore sempre nei panni del filosofo greco e un allievo in quelli del senatore romano.
Per la prima volta in assoluto al Liceo Azuni, al debutto dell’evento in Sardegna, Cicerone sarà interpretato da una studentessa, l’allieva Giulia De Stasio della classe 4a D del liceo classico, che Bernardo De Muro ha istruito all’uso della parola drammatica, all’espressione e allo stile interpretativo.
Nel dialogo, preceduto da un antefatto e suddiviso in prologo, atto ed epilogo, Socrate interroga e provoca sottilmente Cicerone sul contenuto delle “Catilinarie” senza mai giudicare, ma sempre con attenzione al perché delle cose, in un continuo incrocio tra filosofia e storia tutto basato sul valore della parola.
Anche la scelta di affidare ad un’allieva il ruolo di Cicerone è nata nell’autore da uno sguardo storico all’età antica, in particolare al ruolo della donna fin dai tempi d’oro di Bisanzio e Alessandria d’Egitto.
Con Bernardo De Muro e Giulia De Stasio si alterneranno sul palco le classi di musica d’insieme per archi del Liceo Musicale Azuni, dirette dai docenti Gioele Lumbau e Alessio Manca, che cureranno gli intervalli musicali eseguendo musiche di Telemann, Bartók e Mozart.
Ad esibirsi in duetti di violino e quartetti d’archi e di viole saranno gli studenti Elena Rotella, Virginia Bini, Gonaria Porcheddu, Riccardo Cherchi, Emanuele Santona, Alessandro Ortu e Tommaso Lungheu. Alla rappresentazione, che ha valore didattico per l’area linguistica e per quella storico-filosofica, assisteranno le classi quarte dell’indirizzo classico del Liceo Azuni.
Il Dirigente Scolastico, Prof. Roberto Cesaraccio
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