Un intervento di manutenzione urgente agli impianti elettrici del data center del Palazzo Rosa, programmato e gestito dall’ATS Sardegna, ha interessato nel pomeriggio di ieri anche alcune strutture dell’Aou di Sassari, quali i laboratori analisi, Anatomia patologica, il centro trasfusionale, le radiologie, l’emodinamica, la gastroenterologia, il pronto soccorso, malattie della coagulazione.
«Abbiamo dato comunicazione alle strutture e reparti interessati – fa sapere il responsabile dei Servizi informativi Luigi Spanu – avvisando che questo intervento avrebbe comportato una interruzione su tutte la applicazioni informatiche. L’Ats Sardegna ci ha comunicato che si trattava di un intervento urgente e indifferibile e che era necessario mettere in sicurezza gli impianti elettrici che si trovano al Palazzo Rosa, che servono le strutture territoriali dell’azienda unica. Il mancato intervento avrebbe potuto creare ulteriori problematiche».
L’Aou di Sassari, che ha i suoi sistemi informativi ospitati nel data center di Ats, ha quindi vissuto in maniera riflessa questo intervento.
Nell’avviso inviato alle strutture aziendali è stato segnalato che l’interruzione dei servizi sarebbe avvenuta dalle 14 alle 18 di sabato, così da ridurre al minimo l’impatto sull’utenza interna ed esterna. In quest’arco di tempo le strutture e i reparti hanno adottato procedure operative di emergenza. «L’intervento, tuttavia – conclude il responsabile del Servizio informativo di Aou –, a causa di alcune complicanze e imprevisti si è protratto sino alle 21 circa».
Per questo motivo, alcuni disagi sono stati segnalati al pronto soccorso, dove l’attività del personale sanitario e le comunicazioni tra reparti è strettamente legata al sistema informatico che ha subito uno stop a causa dell’intervento al data center. «Infatti – precisa il direttore del pronto soccorso Mario Oppes – non abbiamo registrato disagi determinati da un prolungamento dei tempi di attesa per la visita medica, anche perché in servizio c’erano quattro medici che hanno lavorato incessantemente.
Piuttosto si è rilevata una difficoltà nel registrare la conclusione dei percorsi diagnostici, perché le procedure operative di emergenza hanno richiesto l’utilizzo dei moduli cartacei sia per richiedere gli accertamenti sia per acquisire i relativi referti».