Anche quest’anno non manca di stupire e di emozionare la corsa equestre che rende famosa in tutto il mondo la cittadina di Oristano. Su Componidori ha magistralmente condotto la corsa, prendendo la stella d’oro: non succedeva da 12 anni.
Giunta alla sua 555sima edizione, la storia della Sartiglia di Oristano ha origini in antichi documenti, custoditi nell’Archivio Storico cittadino, in particolare in un registro datato 1547-1548, incentrato su una Sortilla organizzata nel 1546 in onore del’Imperatore Carlo V.
Uno spettacolo ogni anno diverso, ricco di colori, di costumi, di rosette. Chiunque prenda parte alla Sartiglia, anche da spettatore, è percorso da quel brivido lungo la schiena e spera che ogni discesa sia quella giusta.Numerosi i controlli, chiusa piazza Cattedrale, controlli a campione sui cavalieri per verificare l’assunzione di droga e alcol. Ai varchi di accesso si esegue il controllo delle borse. Anche al di fuori del consueto perimetro di azione della Sartiglia, la Prefettura ha disposto di intensificare la disposizione delle transenne e l’illuminazione anche ai giardini del Liceo De Castro, da alcuni anni punto di ritrovo di numerosi giovani, sotto i Palazzi Saia e ai giardini di viale Repubblica. L’ordinanza sindacale con la quale si vieta l’introduzione e la detenzione di bottiglie in vetro, anche contenenti alcolici, è stata estesa anche alle aree in cui lo scorso anno erano state registrate alcune criticità.
In una domenica di sole, la Sartiglia del Gremio dei contadini ha visto 20 stelle su 79 discese, alle quali in chiusura si sono aggiunte due stelle “speciali”, prese con su stoccu da su Componidori Ignazio Lombardi e su Secundu Corrado Massidda. Su Componidori ha magistralmente condotto la corsa, prendendo la stella d’oro: non succedeva da 12 anni. La conclusione della corsa alla stella si è accompagnata a grande gioia per il Gremio ed esultanza nel pubblico, accompagnata all’incessante squillo delle trombe e dall’incessante rullare dei tamburi dei tamburini.
A seguire, il corteo si è trasferito da Sa seu de Santa Maria a via Mazzini, dopo aver percorso le vie del centro, sotto gli occhi stupiti dei numerosi turisti e gli occhi mai stanchi degli oristanesi.
La seconda parte della consueta giostra equestre ha visto evoluzioni significative nelle pariglie, tra le quali una verticale centrale della pariglia Soddu Colombino e Manni, una verticale girata volante della amazzone Rosa in pariglia con Concas e Misura, uno strabiliante ponte di Furio Tocco con Vacca e Piroddi e numerosi tre su tre.
Le pariglie si sono concluse ormai al buio, con una visibilità decisamente ridotta. Purtroppo non è mancato l’incidente: dopo un primo episodio di lieve entità, in una pariglia il centrale è scivolato e il cavallo non ha potuto evitare il suo fantino, travolgendolo. Intervenuti immediatamente i soccorsi, si attende di conoscere le condizioni del cavaliere. Il capocorsa, dopo una lunga attesa, ha chiuso la corsa, con la consueta remada, accompagnato da su Secundu e su Terzu a tenere la briglia del suo cavallo.