La rassegna, realizzata grazie al contributo del Comune di Lazise attraverso l’Assessore alle Manifestazioni Elena Buio, e organizzata da Azzurra Music, non è solo “musica” ma anche “solidarietà”.
Durante ogni concerto sarà presente un’associazione benefica del territorio, che informerà sul proprio operato e raccoglierà fondi per la propria causa.
Dopo il concerto di Massimo Luca, Francesco Baccini e Mario Castelnuovo, si sta avvicinando la fine di questa seconda edizione e con Azzurra Music e il Comune di Lazise speriamo di tornare a fare musica in questa magica cornice della sponda orientale del Lago di Garda – commenta Marco Rossi, AD di Azzurra Music.
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Il concerto di Vittorio De Scalzi avrà inizio alle ore 17.30. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili, con offerta libera a sostegno della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica.
La Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica – Onlus (FFC) promuove, seleziona e finanzia progetti avanzati di ricerca per migliorare la durata e la qualità di vita dei malati e sconfiggere definitivamente la fibrosi cistica.
Riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) come ente promotore dell’attività di ricerca scientifica sulla malattia, si avvale di una rete di 900 ricercatori e del lavoro di oltre 140 delegazioni e gruppi di sostegno distribuiti in tutte le Regioni italiane, con 10.000 volontari che raccolgono fondi e fanno informazione sulla malattia. Info su: www.fibrosicisticaricerca.it.
Domenica 22 marzo alle ore 17.30, Eugenio Finardi chiuderà la rassegna “Lazise – Canzoni D’Autore”, dedicata ai protagonisti della canzone d’autore.
Vittorio De Scalzi
Vittorio De Scalzi è un cantante, polistrumentista e compositore italiano, noto per aver fondato il gruppo musicale rock progressivo New Trolls, attivo dal 1967 al 1997.
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Fondatore del complesso I Trolls insieme a Pino Scarpettini, De Scalzi incide con esso il 45 giri “Dietro la nebbia”. Nello stesso anno debutta come solista, in un disco realizzato per l’etichetta discografica ARC, dal titolo “Vietato ai maggiori di pochi anni”, in cui esegue “Norwegian Wood” dei The Beatles e “Take a Heart”, utilizzando lo pseudonimo Napoleone.
Nel 1967, terminata l’esperienza de I Trolls, costituisce i New Trolls, gettando le basi per una proficua carriera, caratterizzata sin dall’inizio dall’intento di concentrarsi su un repertorio originale. Componenti del complesso oltre a De Scalzi sono Nico Di Palo (chitarre), Gianni Belleno (batteria), Giorgio D’Adamo (basso) e Mauro Chiarugi (tastiere). Nello stesso anno la band apre i concerti della tournée italiana dei The Rolling Stones e suona in jam session con musicisti come Stevie Wonder.
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Contemporaneamente De Scalzi si impegna nel lavoro di ricerca sulla musica tradizionale genovese, scrivendo in quegli anni canzoni dialettali parte del patrimonio culturale della sua città. Con la collaborazione di Fabrizio De André e del poeta Riccardo Mannerini, compone i brani del primo album dei New Trolls, il concept album “Senza orario senza bandiera”, di cui Mannerini è autore dei testi e il musicista arrangiatore e produttore.
Vittorio De Scalzi è autore di molte canzoni di successo della band (da “Visioni” a “Una miniera”, a “Quella carezza della sera”). Ha composto anche canzoni per Mina e per Ornella Vanoni. Tra i brani scritti per altri interpreti, quelli contenuti nell’album “Tutti i brividi del mondo” di Anna Oxa.
In qualità di tastierista e cantante dei New Trolls, De Scalzi ha partecipato a sette edizioni del Festival di Sanremo. Nell’edizione del 1996 la band partecipa in coppia con Umberto Bindi interpretando la canzone “Letti”, di cui quest’ultimo è autore con Renato Zero.
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Un altro filone importante è rappresentato dal Suonatore Jones, un tour perlopiù incentrato sulle sue collaborazioni con l’amico e collega conterraneo Fabrizio De André. La relativa scaletta contiene la riproposta dell’album “Senza orario senza bandiera”, scritto con De André e Riccardo Mannerini, più altri brani dei New Trolls e alcuni brani originali dello stesso De André, che nella sua prima tournée (1975-1976) era stato supportato da una band composta da alcuni componenti dei New Trolls (Ricky Belloni, Gianni Belleno, Giorgio D’Adamo e Giorgio Usai).
Nel 1973 De Scalzi ha partecipato al disco collettivo “L’Arca”, le due canzoni da lui cantate sono state pubblicate poi nel singolo “Le api” a nome Vittorio dei New Trolls & The Plagues (nel lato B La foca canta anche Franco Gatti dei Ricchi e Poveri).
Nel 2001, in qualità di solista, supportato dall’Orchestra Filarmonica di Torino diretta da Maurizio Salvi, ha realizzato un primo album dal vivo dal titolo “Concerto grosso”. Il disco, costituito da brani di repertorio dei New Trolls è stato distribuito in allegato al quotidiano La Stampa.
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Nel 2008 ha inciso un disco realizzato interamente in dialetto genovese, “Mandilli”, pubblicato da Aerostella (l’etichetta di Franz Di Cioccio) distribuito da Edel Music.
Nel 2011 ha pubblicato l’album “Gli occhi del mondo”, realizzato mettendo in musica, con la collaborazione di Marco Ongaro, alcune poesie di Riccardo Mannerini. L’anno seguente fa parte del supergruppo Artisti Uniti per Genova per il progetto benefico “Ora che”, brano scritto da Max Campioni, arrangiato da Lauro Ferrarini, prodotto da Verdiano Vera e realizzato per raccogliere fondi per l’alluvione di Genova del 4 novembre 2011, che insieme a Vittorio De Scalzi vede la partecipazione di numerosi musicisti e cantanti della scena musicale genovese.
De Scalzi è inoltre membro fondatore e componente del gruppo Slow Feet Band con cui ha pubblicato l’album Elephant Memory.