In particolare, il G.I.P., sulla scorta delle indagini condotte dai Carabinieri sotto l’egida della Procura della Repubblica di Oristano, ha ritenuto condividere le ipotesi investigative e sussistere le esigenze cautelari per il reato di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni personali al viso (art. 583 quinquies e 585 c.p.).
I fatti risalgono al 21 dicembre 2019 quando, in Macomer, all’interno di un noto bar del luogo, nel corso di una lite per futili motivi e probabilmente ulteriormente alimentata dai fumi dell’alcol, l’arrestato, dopo aver infranto una bottiglia in vetro, colpiva con parte di essa al collo un altro giovane 27enne del luogo presente nell’esercizio commerciale.
Le indagini, immediatamente condotte con tecniche tradizionali (sommarie informazioni, perquisizione e sequestro di abiti macchiati di sangue e visione dei filmati di videosorveglianza), hanno permesso di delineare chiaramente la dinamica dei fatti e di rapportarla per i provvedimenti di competenza all’Autorità Giudiziaria, che non ha mancato di far eseguire immediatamente la misura anche per lanciare un chiaro messaggio ai giovani del luogo:
Nessun grave reato può restare impunito e le divergenze di vedute non si risolvono con risse da saloon.
Per fortuna il colpo inferto al collo del giovane con il coccio di bottiglia non ha avuto ben più gravi conseguenze, anche perché solo qualche giorno dopo, in un noto locale pubblico del sassarese, si registrava un omicidio sempre a seguito di una lite tra giovani.