La Capogruppo del M5S Desiré Manca presenta una mozione volta alla salvaguardia del lavoro grazie a misure che favoriscono l’autoimprenditorialità.
“In una realtà come quella sarda la Regione ha il dovere di promuovere misure che consentano il salvataggio e la rinascita delle aziende in crisi come il workers buyout (WBO), una pratica di politica attiva del lavoro che prevede la costituzione di cooperative di dipendenti per rilevare e dare nuova vita all’impresa. Uno strumento operativo negli ultimi anni molto diffuso anche nel sud Europa poiché rappresenta una possibile soluzione per salvare le aziende in crisi ed i posti di lavoro”.
“Grazie al WBO – continua la capogruppo del M5S Desirè Manca – i lavoratori di un’impresa in crisi o destinata alla chiusura si impegnano nel salvataggio della loro azienda, di fatto riscattandola e diventano imprenditori di se stessi. Dal 1985 ad oggi questo strumento ha permesso il salvataggio di oltre 350 imprese recuperando più di 15.000 posti di lavoro”.
Queste le motivazioni che hanno portato la capogruppo del M5S Desirè Manca a presentare una mozione in Consiglio per la promozione del WBO, una nuova forma di fare impresa, oggi considerata da molti una “via d’uscita” per i lavoratori che vogliono difendere il posto di lavoro di fronte alle difficoltà persistenti del tessuto produttivo.
Nell’ambito del quadro di sostegno al sistema economico e sociale dell’isola, l’atto dei Cinque Stelle impegna quindi il presidente Solinas e la giunta a favorire, per quanto di competenza della Regione Sardegna, l’introduzione di ulteriori misure di aiuto finanziario per rafforzare gli strumenti di sostegno previsti e a promuovere percorsi formativi specializzati per i lavoratori che vogliano intraprendere la strada dell’autoimprenditorialità.
“Il WBO – continua Desirè Manca – introdotto nella normativa italiana nel 1985 con la “legge Marcora” (che prevede anche l’istituzione di un fondo di rotazione per finanziare i progetti presentati) può diventare un fenomeno importante nella nostra regione, in grado, al di là della difficile congiuntura economica, di rinnovarne il tessuto produttivo e di sperimentare nuove forme di intervento di welfare anche per il salvataggio di aziende in crisi o in difficoltà manageriale”.
“Sono molteplici i benefici ottenuti dalla sua promozione e diffusione: la salvaguardia del lavoro, delle conoscenze e delle competenze. Ma soprattutto consentendo ai lavoratori di essere gli artefici della rinascita dell’impresa viene restituita loro la dignità professionale. Ulteriori benefici inoltre sono quelli ottenuti in termini di innovazione, incremento occupazionale e importanti vantaggi per la comunità e e per lo Stato. Il WBO – conclude la capogruppo del m5s – migliora infine il rapporto con il territorio, in quanto le cooperative di lavoratori diventano parte integrande del tessuto economico e parte attiva all’interno della comunità”.