Oleolito di elicriso contro le candidosi: le potenzialità
Quando si parla di rimedi della medicina popolare, è impensabile non citare gli oleoliti, altresì noti come oli medicinali, perché usati sin dall’antichità per favorire la guarigione delle lesioni, infiammazioni e infezioni cutanee.
Ancora oggi gli oleoliti si preparano facendo macerare in olio le parti attive delle piante, meglio se essiccate per prevenire la contaminazione microbica, per circa quattro settimane.
Durante questo lasso di tempo, dunque, l’olio estrae le sostanze liposolubili. Tra queste le essenze, che esplicheranno i loro effetti antinfiammatori e antisettici, quando l’oloelito verrà applicato sulla pelle.
Oleoliti in Sardegna
Per quanto riguarda la medicina popolare sarda, tra le piante più utilizzate per preparare gli oleoliti vi è l’elicriso tirrenico, la cui essenza si è rivelata un rimedio utile contro le candidosi (un click qui per approfondire).
[foto id=”286094″]L’elicriso tirrenico (Helichrysium thyrrenicum) è una pianta spontanea della Sardegna.Queste ultime sono infezioni sostenute dal lievito Candida, la cui incidenza è aumentata negli ultimi 20 anni, e per le quali c’è bisogno di nuovi farmaci, visto e considerato lo sviluppo di ceppi resistenti.
A Sassari, quindi, dopo aver studiato le proprietà dell’essenza, si sono chiesti se anche l’oleolito di elicriso fosse attivo contro la Candida (e, dunque, se il suo uso nella medicina sarda fosse giustificato). Approfondiamo la questione!
Oleolito di elicriso contro le candidosi: la ricerca di Uniss
Dopo aver preparato l’oleolito di elicriso proveniente dal Nord Sardegna, gli studiosi l’hanno testato sulle colonie isolate dai pazienti con candidosi, che non avevano assunto farmaci prima del reclutamento (n=30, 12 uomini e 18 donne, 20-80 anni).
La sua attività, inoltre, è stata confrontata con l’oleolito di iperico del Nord Sardegna, un rimedio della medicina europea, e con il fluconazolo (farmaco di riferimento).
Ma cosa è emerso dalla ricerca?
Le analisi hanno rivelato, innanzitutto, 5 specie di Candida nei campioni:
- albicans (13 ceppi);
- glabrata (2 ceppi);
- krusei (2 ceppi);
- tropicalis (5 ceppi);
- parapsilosis (8 ceppi).
Tra queste, C. krusei e C. glabrata si sono rivelate resistenti al fluconazolo, un farmaco antimicotico attualmente usato in terapia.
Per quanto riguarda l’efficacia degli oleoliti, sebbene entrambi fossero attivi, l’oleolito di elicriso era più potente dell’oleolito di iperico, soprattutto verso C. krusei e C. glabrata.
Tali effetti, riscontrati a concentrazioni di 3,9 mg/mL e < 0,98-1,95 mg/mL, sono dovuti probabilmente all’essenza e ad altre sostanze lipofile, trasferite all’olio durante la macerazione.
Fatto ancor più sorprendente è che l’oleolito di elicriso fosse particolarmente attivo sui ceppi resistenti al fluconazolo.
In conclusione…
I risultati, quindi, suggeriscono che l’oleolito di elicriso potrebbe coadiuvare i farmaci nella cura delle candidosi prima che diventino invasive, limitando, così, lo sviluppo di resistenza. Vedremo se verranno confermati in futuro!
Jessica Zanza