Sicuramente le due giornate della Sartiglia, quella del Gremio di San Giovanni e quella del Gremio di San Giuseppe, hanno regalato a tutti emozioni e grande spettacolo.
Entrambi i Gremi ricorderanno la Sartiglia 2020, per ciò che ha loro donato come ricordo indelebile.
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Il Gremio di San Giovanni manda in archivio un’edizione che ha dato la soddisfazione di superare gli eterni rivali del Gremio di San Giuseppe per numero di stelle conquistate, e questo non sempre è facile, ma anche per la stella d’oro conquistata dal capo corsa Ignazio Lombardi, andato a segno con la spada e con su stoccu di legno, impresa epica che si è verificata pochissime volte.
Il Gremio di San Giuseppe, anche se non è riuscito a superare quello di San Giovanni, ha saputo regalare ai suoi sostenitori un altro entusiasmante risultato, come quello di aver centrato la stella con tutti e tre i componenti della pariglia del Capo corsa, su Cumponidori, Cristiam Matzutzi e con il vice capo corsa Andrea Cinus, anche la stella d’oro.
A fine giornata, le stelle d’oro del Gremio di San Giuseppe saranno tre, con le altre due conquistate da Paolo Pipia e Fabio Chessa.
L’unico rammarico del Gremio dei Falegnami, forse, sarà quello di non essere riusciti a superare il Gremio dei Contadini col numero di bersagli centrati.
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L’anno scorso, per esempio, nella Sartiglia del martedì, il Gremio di San Giusepp, aveva quasi eguagliato il record di stelle centrate nel 2011, che erano state 26, con un bottino di 25 bersagli, dopo 93 discese complessive alla stella, 91 con la spada e 2 con su stoccu.
Un risultato spettacolare che aveva umiliato il Gremio di San Giovanni, che si era fermato solo a 11 stelle centrate, ma ciò non toglie che lo spettacolo offerto dei due Gremi, per la Sartiglia 2020, è stato tra i più belli degli ultimi anni.
Rosy Massa