Sono accusati di avere violato la legge sui confini di Schengen e delle leggi che disciplinano la pesca marittima. Dopo la seconda guerra mondiale abbiamo ceduto l’isola della Pelagosa, dell’arcipelago delle Tremiti, alla ex Jugoslavia. Con questo trattato però era concesso agli italiani di poter comunque pescare nelle sue acque molto ricche. Ad oggi, sebbene sia subentrata la Croazia la Convenzione non è stata modificata, eppure i pescherecci che vengono trovati a pescare nella zona della Pelagosa vengono bloccati, confiscati e i pescatori arrestati: di questo abbiamo avuto conferma dalle carte ottenute delle diverse Capitanerie di porto.
E così gli italiani si trovano a essere preda delle istituzioni croate che non stanno rispettando la convenzione, in barba ai Trattati e ai rapporti istituzionali fra gli Stati. Pertanto Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” chiede al governo quali iniziative di competenza intenda assumere il Governo affinché la Croazia rispetti gli accordi internazionali in materia ed in particolare permetta alle imbarcazioni italiane di agire in sicurezza, e per tutelare i diritti dei cittadini italiani coinvolti. I nostri pescatori vanno tutelati.