In occasione dell’incontro l’assemblea ha discusso di Pari Opportunità, tema vocazionale della sezione Bussalai, proposto in campagna elettorale attraverso il candidato Sindaco di coalizione sardista e di centro-destra, Mariolino Andria.
Il nostro sguardo nella relazione introduttiva – dice Puligheddu – è rivolto all’operatività dell’amministrazione, in chiave di monitoraggio sul livello di emancipazione municipale responsabile, se e quando accompagnato da misure concrete che contribuiscano a migliorare la qualità della vita della nostra comunità. Le scelte politiche e amministrative, infatti, dovrebbero favorire l’apporto delle diverse sensibilità nel processo di costruzione delle politiche sociali, sanitarie, urbane e urbanistiche, economiche, culturali, artistiche e sportive. Il PSd’Az aveva ritenuto fondamentale che il Comune di Sassari aderisse al “patto dei Comuni per la parità e contro la violenza di genere” promosso dall’ANCI, al quale hanno aderito 12 sindaci delle città metropolitane, recepito dall’ANCI Sardegna e presentato a tutti i sindaci sardi quale strumento facilitatore dei processi di consapevolezza di un’amministrazione formata e formante, al quale non risulta abbia finora aderito il Comune di Sassari. Avevamo ritenuto altresì strategica per il Consiglio Comunale di Sassari la costituzione di una Commissione permanente per le Pari Opportunità, composta da donne e da uomini, in ragione del fatto che le “questioni di genere” riguardano tutti i componenti della municipalità e nemmeno questa esigenza risulta ascoltata. Pensiamo che destinare risorse umane e finanziarie tese alla valorizzazione delle competenze femminili, attraverso interventi e iniziative specifiche rivolte ai giovani e alle scuole, risponda all’obiettivo di conseguire un radicale miglioramento nella mentalità e dei comportamenti collettivi, ponendo la massima attenzione ai bisogni delle famiglie e ai carichi economici del lavoro domestico, prevalentemente femminile, non retribuito. Per questa ragione riteniamo essenziale realizzare politiche tese a favorire la conciliazione della vita professionale e familiare del personale lavorativo (estensione dei servizi negli asili con tempi di apertura prolungati e riduzione delle tariffe, uniti a servizi di accoglienza pre e post orario scolastico nelle Scuole cittadine). Così come riteniamo innovativo promuovere il valore sociale ed etico della maternità e della paternità quanto la condivisione delle responsabilità tra genitori nei confronti dei figli. Non abbiamo percepito evidenti sensibilità né evidenti azioni positive, che intendiamo porre al centro della riflessione e dell’impegno politico dell’amministrazione, e proponiamo a tale scopo un coinvolgimento di tutte le sezioni sardiste della città per rinnovare la nostra fiducia a Mariolino Andria, affinchè si adoperi a tenere alta l’attenzione e suggerire percorsi partecipativi in grado di favorire l’avvento di una vera democrazia paritaria. Auspichiamo che l’amministrazione sassarese riconosca in Mariolino Andria l’elemento politico di raccordo fra l’elettorato sardista e la municipalità, così come fra quest’ultima e la giunta regionale guidata dal Presidente, nonché segretario Nazionale del PSd’az. On. Christian Solinas. Chiediamo inoltre al Sindaco e agli Assessori di lavorare autenticamente in sintonia con le scuole e con le associazioni, per realizzare percorsi efficaci e risolutivi di situazioni di degrado umano e strutturale. Chiediamo il potenziamento dei Centri Antiviolenza e l’assegnazione di parte del patrimonio pubblico dismesso all’apertura di Centri di pronta accoglienza destinati a sole donne (maltrattate, minacciate, perseguitate). Detto ciò, pensiamo ai progetti che questa città potrebbe intraprendere con un investimento di umanità e altruismo.
Nell’ascoltare i tanti bisogni della comunità abbiamo fissato il nostro sguardo al “volto umano” del futuro complesso materno-infantile di Sassari, del reparto di Ginecologia e quello di Pediatria. Sollecitiamo la realizzazione di adeguate strutture che, nell’andare incontro alle esigenze sanitarie in senso stretto, sappiano andare incontro a tutte le difficoltà, sia emotive sia squisitamente pratiche, delle famiglie dei degenti. Ci piacerebbe vedere realizzate strutture dedicate all’accoglienza e all’ascolto. Non semplici reparti ma realtà intese come valore finalizzato a contribuire e mantenere elevata la capacità di attrazione nel “percorso parto” e sviluppare politiche di attenzione alle tematiche di “umanizzazione” tese a favorire le varie fasi della relazione tra il neonato, fisiologico o patologico e la sua famiglia, con particolare riguardo alla promozione dell’allattamento al seno. Sollecitiamo con urgenza un’adeguata riorganizzazione della Breast Unit esistente, allo scopo di rendere efficiente l’approccio assistenziale interdisciplinare e multiprofessionale per la diagnosi, la cura e riabilitazione delle patologie neoplastiche della mammella che costituiscono la prima causa di morte della donna e che nell’area metropolitana di Sassari presenta 350 nuovi casi ogni anno (uno al giorno) più le recidive e le cure in itinere. Nelle nostre indicazioni, infine, c’è la fortissima volontà di ottenere per Sassari un reparto di chirurgia senologica unita a una base di chirurgia plastica, l’abbattimento delle liste d’attesa che a tutt’oggi richiedono un minimo di 60-90 giorni; la destinazione di risorse adeguate e l’individuazione di una figura di coordinamento dedicata.
L’amministrazione di Sassari si sta impegnando in tale direzione? Se sì, non ce ne siamo accorti.
In copertina: Carla Puligheddu, Segretaria Politica PSd’Az Sassari, Sezione “Marianna Bussalai”.