La Heineken ha annunciato in Brasile un richiamo volontario delle bottiglie di birra con il collo lungo da 330 millilitri dei lotti che iniziano con le lettere CH.
Il richiamo della bevanda alcolica è stato deciso per la possibile presenza di un piccolo frammento di vetro, che potrebbe staccarsi dall’ugello mentre si stappa la bottiglia con la conseguenza di potenziali lesioni o ingestione accidentale dei pezzi.
Lo ha segnalato lo stesso produttore con sede legale nei Paesi Bassi in un comunicato, specificando che il difetto può verificarsi durante l’apertura del tappo. Il richiamo colpisce meno dell’1 per cento della produzione annuale che è di circa 240 milioni di bottiglie di birra.
La Heineken ha, quindi, invitato i consumatori brasiliani a non bere il prodotto interessato dal ritiro poiché la bevanda può contenere frammenti di vetro e il consumo può portare a lesioni.
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Il Ministero della Giustizia e della pubblica sicurezza dello stato sudamericano ha informato il gruppo Heineken di adeguare la campagna di comunicazione lanciata dal birrificio lo scorso venerdì 14, per il richiamo volontario di bottiglie a collo lungo.
Per il coordinamento del consumo sicuro e della salute del Segretariato nazionale dei consumatori (Senacon), la campagna Heineken non ha rispettato gli impegni assunti con il dipartimento collegato al ministero. La società ha due giorni lavorativi per apportare le modifiche richieste dal Segretariato pena una sanzione pecuniaria.
Secondo l’agenzia, alla Heineken era stato chiesto di comunicare il richiamo con un video contenente esplicitamente il titolo “Qualità: richiamo volontario Heineken“. Nonostante la richiesta, il messaggio appare solo 25 secondi dopo l’inizio del video, che, secondo quanto indicato dal dipartimento, non può essere definito come un titolo.
Il mancato rispetto di tale impegno rimuove il carattere inequivocabile del messaggio come campagna di richiamo – ha dichiarato Senacon, nella notifica.
Dopo la bacchetta delle istituzioni brasiliane, tuttavia, è bene evidenziare – rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”- che il richiamo interessa il Brasile e che non riguarda altri mercati né tantomeno quello italiano.