Bobby Solo, ospite del 70° Festival di Sanremo, da venerdì 7 febbraio tornerà in radio e sulle piattaforme digitali con il nuovo singolo “Il garage sta andando a fuoco” in duetto con Veronica Marchi.
Con questa canzone i due cantanti non interpretano la classica e scontata storia d’amore tra l’uomo maturo e la giovane donna, bensì presentano due artisti accomunati dalla voglia di esplorare nuovi territori e generi musicali.
La voce di Veronica ha arricchito moltissimo la canzone! Si tratta in assoluto della mia prima esperienza in duetto con una voce femminile e sono molto contento del risultato – commenta Bobby Solo.
A proposito della canzone, Veronica Marchi dichiara:
Appena ho sentito il brano, ho subito pensato che sarebbe stata per me una preziosa occasione per andare oltre i miei limiti e sperimentare qualcosa di nuovo, il sound è lontano dal mio mondo ma la saggezza e la dolcezza di Bobby mi hanno portata sulla strada giusta senza dire una parola. Sono onorata di far parte di questo progetto.
L’operazione è supportata e presentata da Azzurra Music assieme al produttore Francesco Micocci. Il brano scritto da Varo Venturi (già compositore/autore del brano “Amore disperato” portato al successo da Nada) è ispirato a un genere poco diffuso in Italia che sta divenendo molto popolare negli Stati Uniti, una nuova branchia del country denominata “Southern Gothic Dark Country” una specie di “Blues delle paludi”, che potremmo definire la parte “cupa”, malinconica del country.
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L’artista: Bobby Solo
Bobby Solo, pseudonimo di Roberto Satti, è un cantautore, chitarrista e attore italiano.
All’inizio degli anni ’60 si trasferisce a Milano, dove viene notato da Vincenzo Micocci, che gli propone un contratto per la Dischi Ricordi e lo fa debuttare nel 1963 con il primo 45 giri, contenente “Ora che sei già una donna” e “Valeria”.
Nel 1964 partecipa al Festival di Sanremo cantando in coppia con Frankie Laine il brano “Una lacrima sul viso”, scritta da Mogol e composta da Bobby Solo. Non vinse ma la canzone ebbe subito un gran successo ottenendo in pochi mesi 2 dischi d’oro per 2 milioni di copie vendute. Ciò spinge la Dischi Ricordi a pubblicare il primo album dal titolo “Bobby Solo”, stampato anche all’estero, tradotto e cantato in diverse lingue. Sempre nel 1964 con il brano “Credi a me” vince anche la prima edizione del Festivalbar.
Il 1965 gli porta la prima vittoria a Sanremo, con “Se piangi se ridi”, eseguita anche dai New Christy Minstrels, la canzone ripete il successo di “Una lacrima sul viso”, arrivando in prima posizione nella classifica dei singoli. Nello stesso anno partecipa all’Eurovision Song Contest – tenutosi a Napoli, con lo stesso brano sanremese, classificandosi al quinto posto – e a Un disco per l’estate 1965 con “Quello sbagliato”, canzone scritta da Alberto Testa e Flavio Carraresi, classificandosi al sesto posto, ma al primo nella classifica di vendita dei singoli.
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Il successo torna con “Non c’è più niente da fare”, pubblicata nel dicembre 1966, entra in classifica l’anno dopo, anche grazie al fatto di essere scelta come sigla della trasmissione TuttoTotò; partecipa con successo al Cantagiro 1967; il brano sul retro, “Serenella”, è di Mogol e Carlo Donida (inciso anche dai Dik Dik e da Luigi Tenco, ma pubblicato solo nel 1986).
Tra gli altri suoi successi, da ricordare “San Francisco” (1967), versione italiana dell’omonimo brano cantato da Scott McKenzie, “Siesta” (con cui partecipa al Cantagiro 1968), “Una granita di limone” (1968) e “Domenica d’agosto” (1969). Sempre nel 1969 nuova vittoria a Sanremo in coppia con Iva Zanicchi con il brano “Zingara”, primo in classifica di vendita, per 2 settimane.
Nello stesso anno partecipa alla realizzazione del programma televisivo “La filibusta”, interpretando un pirata. Nel 1980 torna con “Gelosia”, con cui partecipa al Festival di Sanremo; successo replicato l’anno successivo, con “Non posso perderti”, e nel 1982 con “Tu stai”. Bobby Solo ha avuto anche un notevole successo sui mercati tedesco, francese e spagnolo, con versioni in quelle lingue dei suoi successi.
Nel 1989 vince, con “Una lacrima sul viso”, la trasmissione musicale C’era una volta il Festival. Nel 1992 è interprete, con Rossana Casale, della colonna sonora della versione italiana di “Eddy e la banda del sole luminoso”, film animato di Don Bluth.
Nel 2003 torna al Festival di Sanremo con “Non si cresce mai”, in duetto con l’amico Little Tony. Riprende l’attività dal vivo in cui presenta, oltre ai suoi successi, anche molte cover di Elvis Presley, Little Richard, Chuck Berry e altri brani di rock’n’roll, come “Be bop a lula”, “Blue suede shoes”, “Tutti frutti”, “Rip it up”.
Tra il 2001 ed il 2006 registra 5 dischi con la casa discografica Azzurra Music: “That’s Amore” (2001), “Let’s Swing” (2003), “Homemade Johnny Cash” (2004), “The Songs of John Lee Hooker” (2005), “Christmas with Bobby Solo” (2006). Collabora con i Marta Sui Tubi cantando nel brano “Via Dante”, singolo estratto dall’album “C’è gente che deve dormire” del 2005.Il 10 aprile 2009 esce “Easy Jazz Neapolitan Song” (Sifare Edizioni Musicali), prodotto dal pianista e arrangiatore Francesco Digilio. Sempre nello stesso anno esce un altro suo lavoro discografico dal titolo “On the Road”, un CD promozionale che lo vede ritornare al genere rock and roll, con brani scritti in collaborazione con i bolognesi Andrea Raspolini, Andrea Zappoli e Luca Bongiorni, edito da ARIEL Edizioni Discografiche di Forlì. Nel novembre 2011 esce l’album natalizio “Bobby Christmas” (Sifare Edizioni Musicali), arrangiato e prodotto da Francesco Digilio. Il 9 settembre 2013 esce in digitale, per l’etichetta ThisPlay Music, il singolo “Una Nuova Lacrima”, brano rap, con la prima “partecipazione” discografica del piccolo Ryan. Il 14 febbraio 2014 esce “Muchacha”, un EP di 4 tracce, dedicato al mondo della musica da ballo, prodotto ed edito da Montefeltro Edizioni Musicali, più il videoclip del cha cha cha Muchacha. Il 18 marzo 2015 pubblica “Meravigliosa vita” il trentasettesimo album che celebra i suoi 50 di carriera, pubblicato dalla Clodio Management S.r.l.s. Il disco contiene 13 brani, dei quali 9 inediti (di cui 3 firmati da Mogol) e 4 riletture in chiave blues di altrettanti “classici” dell’artista: “Se piangi se ridi”, “Non c’è più niente da fare”, “Una lacrima sul viso” e “Gelosia”. Nel 2017 pubblica “Russian Ladies”, cantata insieme a George Aaron.
Nel 2018 si esibisce al Festival di New York con il brano “Conta su me” insieme a Rita Manelli (ex vincitrice Festival di New York del 2017).
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Veronica Marchi
Classe ’82, Veronica Marchi è una cantautrice, polistrumentista, vocal-coach e produttrice veronese.
Inizia a cantare all’età di quattro anni, studia pianoforte classico e a nove anni scrive la sua prima canzone. Mescola gli studi classici al palcoscenico, mentre grandi nomi della musica internazionale e italiana ne accompagnano la crescita artistica: da Alanis Morissette a Carmen Consoli, da Jeff Buckley a Rino Gaetano, da David Bowie a Lucio Battisti. Capace di saltare dal pop all’indie folk, i suoi live si contraddistinguono per eleganza, delicatezza e autenticità artistica. Apre i concerti di molti grandi della musica italiana, tra cui Niccolò Fabi, Cristina Donà, Eugenio Finardi, Nina Zilli, Antonella Ruggiero e Davide Van de Sfroos. Dal 1998 inizia ad esibirsi nei locali con diverse formazioni fino ad arrivare al più importante sodalizio, quello con la violinista e polistrumentista Maddalena Fasoli, con cui collabora tutt’ora. Nel 2004 conosce anche il chitarrista e polistrumentista Andrea Faccioli. Il 2005 è l’anno del suo debutto discografico con l’omonimo album prodotto da Luigi Pecere (La Matricula/Venus). Arrivano anche i primi riconoscimenti come la vittoria del premio “Rai demo 2005” e la prima edizione del Premio “Bianca D’Aponte 2005”.
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Nel 2006 si aggiudica la terza edizione del premio “L’artista che non c’era” e la vittoria della prima edizione del concorso “Songwriters”. Nel 2007 esce “Saldi di primavera”, primo singolo che anticipa l’uscita del nuovo album. A luglio vince il “Giffoni Music Concept 2007”. Nel 2008 pubblica il secondo album “L’acqua del mare non si può bere” (LaMatricula/Venus). Nel 2010 è a Cracovia (Polonia) come unico artista italiano del “Leonard Cohen Event 2010”. Nel 2011 Veronica entra nuovamente in studio con Maddalena Fasoli, Andrea Faccioli e Nelide Bandello.Nel 2012 esce il terzo album “La guarigione” (Cabezon/Audioglobe), che vanta la prestigiosa collaborazione artistica di Dario Caglioni. Nel giugno 2014, dopo una fortunata campagna di raccolta fondi su Musicraiser, pubblica il suo primo album da interprete “coVer”, un disco che racchiude 16 anni live in acustico. Ad ottobre è in tour tra Repubblica Ceca e Polonia. Nel 2015 è a Dijon (Francia) per “Italiart Festival”. Sempre nello stesso anno co-produce e scrive i brani dell’EP d’esordio di “Sole” (con Fabio Campedelli, Wea) raggiungendo i Bootcamp di X Factor 9. Nel 2016 impressiona giudici e pubblico ai casting di X Factor 10 con la sua personalissima cover del brano dei Foo Fighters “Walk”, di cui pubblica anche il video. Entra nella squadra di Manuel Agnelli, superando i Bootcamp e approdando infine agli Home Visit. Conclusa l’esperienza del talent di Sky, si dedica a preparare “Io e Veronica Tour”, durante il quale si esibirà nei teatri delle maggiori città del Nord Italia. Nel 2017 parte una fortunata collaborazione con Stefano Giungato che produce artisticamente il suo quarto disco.
Nel maggio del 2018 esce “Capita” primo singolo estratto da “Non sono l’unica”, il nuovo album pubblicato nel settembre dello stesso anno.