Il gruppo Novartis sta approfondendo le segnalazioni dell’American Society of Retina Specialists, un’associazione leader di oculisti, sui gravi effetti collaterali del medicinale oftalmico Beovu, da poco approvato.
Il gigante basilese ha fatto sapere di essere “consapevole” delle segnalazioni che riguardano il prodotto. La revisione di queste informazioni è in corso ed è stata avviata una valutazione esterna della sicurezza.
L’autorità di vigilanza statunitense sui farmaci, la FDA (Food and Drug Administration), è stata informata degli accertamenti in corso, come precisato dal gruppo farmaceutico.
Beovu: cos’è e a cosa serve?
Il Beovu (brolucizumab), evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è un medicinale usato sotto forma d’iniezioni contro la degenerazione maculare (umida) legata all’età.
[foto id=”295058″]La “American Society of Retina Specialists” (ASRS) ha riferito di 14 pazienti trattati con Beovu che hanno riportato un’infiammazione dei vasi della retina (vasculite), undici dei quali con gravi complicazioni.
Al momento sono stati segnalati solo pochi casi di queste reazioni negative e potenzialmente permanenti. L’attenzione, al contempo, è massima. È possibile che, in realtà, il numero dei pazienti colpiti dagli effetti collaterali sia stato sottostimato.
Il farmaco è sul mercato nel Stati Uniti dallo scorso ottobre e una settimana fa ha ottenuto anche l’omologazione della Commissione Europea. Negli USA Novartis stima che fino ad oggi siano state effettuate 46.000 iniezioni di Beovu. Sul mercato europeo, il Beovu deve competere con farmaci già affermati come l’Eylea e il Regeneron di Bayer, e il Lucentis, che la stessa Novartis commercializza insieme a Roche.