Momenti di vero e proprio terrore quelli avvenuti al British Cafè di via Tiziano a Sorso, paese dove la vittima, Zdenka Krjcikova, 41 anni, aveva cercato di ricostruirsi una vita insieme alle sue due gemelline di 11.
Zdenka da tempo aveva una relazione travagliata con Douglas Fadda, caratterizzata da continue liti che non finivano di mancare davanti ai giudici, salvo poi ricongiugersi con la riappacificazione da parte di entrambi; è, infatti, della Nuova Sardegna un articolo in cui la donna, che aveva trascinato in tribunale il suo ex marito per maltrattamenti, ha difeso e perdonato l’ex coniuge davanti al giudice di Sassari. Questo accade proprio la mattina del 14 febbraio, il giorno prima dell’omicidio.
Dopo l’ennesimo violento alterco avvenuto dentro casa di lei, la donna, forse per evitare gesti sconsiderati da parte del Fadda, dato che il bar è sempre affollato, si reca al British Cafè dove è solita fare colazione ogni mattina. Un errore che, purtroppo, le costerà la vita: l’uomo infatti, incurante dei testimoni, che parleranno di unico colpo, la raggiungerà con una sola coltellata allo sterno, che basterà ad essere fatale.
Per il momento, sarà l’esame autoptico a diramare i dubbi sulla ferita mortale, affidato al sostituto procuratore di Sassari Maurizio Musco e al medico legale Salvatore Lorenzoni; nel frattempo, oltre ai difensori d’ufficio Licheri e Fodda, il presunto omicida conterà sulla difesa del legale Lorenzo Galisai; la difesa di Douglas, interrogato a lungo dai militari, verte infatti sulla legittima difesa, dato che sarebbe stata l’ex moglie a colpirlo ripetutamente alle gambe: non resta quindi che comparare le ferite subite dal Fadda con quelle inferte alla Zdenka.
Mauro Zuddas