Se n’è andato in silenzio, con discrezione, senza clamore, quello che non ha mai cercato neanche nella vita, né in quella privata né in quella politica. È lutto nella comunità stintinese per la scomparsa questa mattina, dopo una breve malattia, di Angelo Moschella, 61 anni, assessore comunale, siciliano di origine ma stintinese di adozione, dopo quarant’anni vissuti nel borgo turistico.
Un paese di cui Angelo Moschella si era innamorato, che lo aveva accolto a braccia aperte e dove si era affermato come imprenditore e ristoratore. A lui è legato anche il successo, dal punto di vista della ricezione e della ristorazione, del comprensorio di Capo Falcone, con l’omonimo ristorante dove ha lavorato sinché le forze glielo hanno permesso. A Stintino si era integrato da subito, dimostrando grande disponibilità per tutte le iniziative sociali. Qui si era sposato con Aurelia Vallebella, sempre al suo fianco, così come i figli Francesco, Giada e Giandomenico.
La passione per il calcio lo aveva visto diventare prima sostenitore della squadra biancoceleste quindi presidente del sodalizio sportivo, carica che ricoprì dal 1987 al 1994.
Per il suo paese e la sua comunità si era messo a disposizione politicamente nel 2002, quando era stato eletto consigliere comunale per la prima volta, con la giunta guidata allora dal sindaco Lorenzo Diana.
Cinque anni di scuola politico-amministrativa che nel 2007 gli consentirono di essere eletto per la seconda volta. Lo attendeva un impegno importante, l’ingresso nella prima giunta guidata da Antonio Diana. A lui il primo cittadino affidò le deleghe allo Sport e attività ricreative, ecologia, artigianato, lavoro, servizi per l’agro e commercio. Un’attività che Moschella, al suo primo incarico da assessore, svolse con grande impegno e disponibilità.
A lui, in quella legislatura, nel 2009 andò l’incarico, “pesante”, di vicesindaco: una carica che Angelo Moschella “ereditava” dopo la scomparsa di un altro amministratore di razza, Marco Satta che il 21 luglio 2009 lasciava un profondo vuoto a Palazzo di via Torre Falcone. Lo stesso vuoto che adesso lascia anche Moschella che, nelle ultime amministrative del 2017, si era messo ancora una volta a disposizione della comunità stintinese, ricevendo le deleghe alle Manutenzioni, ambiente, arredo urbano, commercio, artigianato ed edilizia privata. Un incarico che era stato preceduto da quello ricoperto nel 2012, quando risultò l’amministratore più votato con 152 preferenze, e il sindaco Antonio Diana gli conferì la carica di vicesindaco e la delega alle Manutenzioni.
«È stato un amico e un compagno di vita politica, con il quale ho condiviso importanti battaglie per il nostro paese. Lascia un vuoto incolmabile in tutti noi», lo ricorda così il sindaco Antonio Diana. Grande commozione in tutta la giunta e nel consiglio comunale alla notizia della sua morte. I funerali si svolgeranno venerdì 7 febbraio alle ore 15,30 nella chiesa parrocchiale di Stintino.