Oltre un milione e mezzo di euro per l’organizzazione di sette eventi sportivi e nessuna gara di evidenza pubblica bandita dalla Regione Sardegna. Una montagna di soldi regalata ad alcune associazioni sportive a discapito di altre. Somme stanziate senza aver coinvolto le federazioni sportive sarde e hanno lasciato senza parole diversi esponenti del mondo dello sport esclusi. C’è chi è stato lasciato fuori e c’è chi incredibilmente riceverà 340mila euro per il campionato di Acquabike.
A sollevare i dubbi sull’ennesima decisione arbitraria e poco limpida presa dalla Giunta, attraverso una delibera del 26 febbraio scorso, è il consigliere regionale del M5S Michele Ciusa, che a breve presenterà un’interrogazione per conoscere le modalità con cui l’assessorato al Turismo ha scelto questi “grandi eventi” e i criteri che sono stati adottati per poter prendere tale scelta.
Tutte le società sportive sarde sono rimaste sbigottite – continua Ciusa – perché ignare della possibilità di poter candidare le manifestazioni sportive riguardanti gli sport di cui sono promotrici. In Sardegna sono diverse, infatti, le realtà sportive che da anni attendono di poter cogliere l’occasione sia di mettersi in luce, sia di poter ottenere maggiori risorse.
Per comprendere meglio – entra nel dettaglio Ciusa – l’Assessorato al Turismo ha deciso di regalare 340mila euro al campionato di Acquabike, di finanziare un torneo pasquale di calcio alla prima edizione con 470mila euro e il Padel tour 2020 con un maxistanziamento di 500mila euro.
Due i punti fondamentali da chiarire secondo Ciusa:
Primo, perché non è stato fatto un avviso pubblico? Secondo, su quali basi sono stati scelti gli eventi “premiati”? L’assessore Chessa ci spieghi quali ragionamenti su costi e benefici stanno alla base di queste scelte ad oggi incomprensibili e che hanno creato una situazione di malcontento nell’ambiente sportivo sardo.