Potenziamento dei pre-triage, assunzione di personale medico, infermieristico e oss, quindi massima assistenza a operatori coinvolti nell’emergenza sanitaria che ha interessato il reparto di Cardiologia.
Sono alcune delle più importanti azioni adottate, dalla direzione generale dell’AOU di Sassari, per fronteggiare il diffondersi del contagio di Covid-19 all’interno delle strutture ospedaliere dell’azienda. Intanto, si è completato oggi lo svuotamento della Cardiologia con lo spostamento di medici e il trasferimento dei pazienti.
La Cardiologia
In questi giorni l’Azienda di viale San Pietro è stata interessata da una tra le più importanti emergenze da quando è scattata, sul territorio nazionale, l’allerta per il nuovo Coronavirus.
Nel momento in cui è stato registrato il caso positivo di un paziente della Cardiologia, per contenere il diffondersi del virus, la direzione di presidio, in accordo con la direzione strategica dell’AOU, ha disposto il divieto di ingresso di esterni al reparto al primo piano del Civile. Il reparto è rimasto attivo, con medici e infermieri in servizio, ma le urgenze sono state dirottate nelle altre strutture del Nord dell’Isola
È scattata subito l’indagine epidemiologica, per ricostruire i possibili contatti, in particolare tra i pazienti che hanno transitato nel reparto. È stata avvisata l’Unità di crisi locale così da poter intervenire sul territorio individuando eventuali contatti.
Sono stati effettuati i tamponi ai pazienti e al personale in servizio nella giornata. Non solo. I tamponi sono stati effettuati anche agli operatori di Cardiochirurgia, Cardioanestesia, Rianimazione e sala operatoria di Cardiochirurgia. Questo perché la Cardiologia rappresenta un vero e proprio fulcro dell’attività dell’ospedale, nell’ambito dell’Area Cuore.
Per assistere gli operatori della Cardiologia, inoltre, che con grande abnegazione e spirito di sacrificio sono rimasti in servizio, l’Azienda ha attivato in meno di 12 ore una foresteria.
Contemporaneamente l’Azienda ha disposto il divieto di accesso di parenti e visitatori dei degenti all’interno di tutte le strutture.
Domenica sono stati trasferiti nel reparto di Cardiochirurgia i pazienti negativi, mentre gli operatori negativi hanno potuto far rientro a casa. Lunedì mattina è iniziato il trasferimento dei pazienti Covid-19 positivi nel reparto di Malattie infettive, operazione che si è conclusa lunedì sera.
Ieri mattina sono stati inviati al proprio domicilio, con i mezzi aziendali, anche i pazienti positivi dimissibili che hanno espresso il desiderio di rientrare a casa.
Ieri pomeriggio è stato ultimato il trasferimento degli ultimi operatori positivi: 7 sono rientrati a casa in isolamento, mentre 4 hanno chiesto di poter fare l’isolamento all’interno della foresteria allestita in ospedale.
Queste operazioni, per la delicatezza e per la particolare complessità delle procedure, hanno richiesto diverse ore della giornata.
Il reparto è stato sottoposto a sanificazione.
Azioni di rafforzamento
Un filo diretto ha costantemente legato la direzione strategica con tutto il personale dipendente, che è stato incoraggiato e sostenuto h24.
Anche in questa fase non si è interrotto il costante invito ad applicare tutte le misure di prevenzione contenute nelle circolari inviate nelle settimane precedenti. Per garantire la sicurezza degli operatori, inoltre, l’azienda dal 9 marzo ha sospeso tutte le attività ambulatoriali differibili e programmabili, oltre che tutte le attività chirurgiche programmate e quelle di ricovero per patologie il cui trattamento sia differibile.
Nell’ambito della comunicazione, l’azienda, già da febbraio, sul proprio sito web istituzionale ha dedicato una sezione sempre disponibile e aggiornata con tutte le informazioni sul Coronavirus e sulle novità normative in ambito nazionale e regionale.
Inoltre, per tutti gli operatori, è stata attivata anche una sezione dedicata sulla Intranet aziendale, contenente tutte le procedure normative che, dal primo istante in cui sono state emanate, sono state portate a conoscenza del personale attraverso i responsabili di struttura, i coordinatori e inviate direttamente ai singoli dipendenti.
Assunzioni e potenziamento dei pre-triage
L’Azienda, inoltre, ha provveduto a contrattualizzare a tempo determinato 26 medici specializzandi e ad avviare, in via d’urgenza, le assunzioni di 13 infermieri, 3 ostetriche e 6 operatori socio-sanitari. A questi si aggiungono altri 9 infermieri che, gradatamente, entreranno in servizio per 6 mesi e che sono stati chiamati attingendo alle graduatorie vigenti. Per questi ultimi c’è da segnalare che, sebbene siano state effettuate ben 400 chiamate tra gli infermieri in graduatoria a rispondere, appunto, sono stati soltanto 9.
Si tratta di personale che andrà a potenziare le strutture direttamente coinvolte nella lotta al Coronavirus e cioè il Pronto Soccorso, la Rianimazione e le Malattie infettive. In queste ultime due strutture, inoltre, sono stati già trasferiti rispettivamente 2 e 10 infermieri.
Intanto, oltre ai pre-triage già esistenti e cioè quello sul piazzale del Santissima Annunziata, che oltre alla tenda è stato potenziato con cinque box ambulatori, e quello del palazzo Materno infantile in funzione entrambi h24, l’AOU ha attivato ieri altri 4 pre-triage che saranno in funzione h12.
Si tratta del pre-triage all’ingresso del Santissima Annunziata su via De Nicola, di quello all’ingresso del Palazzo Clemente su viale San Pietro, di quelli della Clinica medica e del palazzo Bompiani. In questo modo, tutti coloro che dovessero entrare nelle strutture saranno sottoposti a indagini anamnestica e al controllo della temperatura.
Su un totale di 64 operatori disponibili, ogni giorno sono circa 24 quelli che si avvicendano nei pre-triage, tra medici specializzandi, infermieri del Cives, ostetriche e infermieri.
Infine, in collaborazione con la direzione generale, Servizio Risorse Umane e Servizio Ict, è stato attivato lo smart working con l’adesione dell’80 per cento del personale dei servizi interessati.