Si trattano di mappe interattive che mostrano dove si verificano i casi di coronavirus, e dove ogni due o tre ore c’è un promemoria per ricordarsi di lavarsi le mani. L’obiettivo principale dell’App sarebbe stato quello di sensibilizzare la popolazione.
La decisione di Apple entra in un quadro che stabilisce che le applicazioni riguardanti aree sensibili e regolamentate, come il sistema sanitario, possano essere sviluppate solo dalle istituzioni, e non più dai singoli sviluppatori. Lo scopo di Apple, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti“, è quello di prevenire la diffusione di notizie false e teorie cospirative, con un conseguente aumento della qualità delle App. Perciò, solo gli organismi ufficiali potranno distribuire informazioni sul virus con le proprie app.