“In Sardegna alla catena di comando che serve per gestire l’emergenza Covid-19 mancano gli anelli essenziali. Per questo occorre che l’assessore Nieddu si dimetta subito e non si occupi più del Coronavirus, e che di concerto con l’amministrazione regionale si nominino sia un commissario straordinario per l’emergenza in Sardegna sia un commissario speciale ad acta per gestire l’AOU di Sassari. La battaglia va affrontata con le forze giuste”. È la richiesta che avanzano i parlamentari del Movimento 5 Stelle Pino Cabras, Luciano Cadeddu, Emanuela Corda, Paola Deiana, Elvira Evangelista, Emiliano Fenu, Ettore Licheri, Alberto Manca, Gianni Marilotti, Nardo Marino, Mario Perantoni, Lucia Scanu, e i consiglieri regionali, Alessandro Solinas, Michele Ciusa, Desirè Manca e Roberto Li Gioi.
In una lunga nota pubblicata nelle loro pagine Facebook, i diciassette esponenti del M5S affermano che “in Sardegna, dove ancora deve arrivare l’ondata epidemica più violenta del Coronavirus, la gestione dell’emergenza da parte dei decisori politici in loco è fra le più preoccupanti”.
“I cinesi non hanno esitato ad esautorare le autorità di Wuhan e dell’Hubei, agli inizi del loro principale focolaio. Eppure non registravano un numero di operatori sanitari infetti da Coronavirus altrettanto sproporzionato quanto in Sardegna nella fase iniziale della progressione infettiva: gran parte dei nuovi contagi da noi è avvenuta all’interno dei presidi ospedalieri, un record che segnala un’anomalia acutissima”.
Ma le osservazioni che gli esponenti del Movimento 5 Stelle rivolgono all’amministrazione Solinas sono incalzanti: “Nell’isola del ‘tutto sotto controllo’, cosa ha fatto l’assessorato regionale della Sanità tra il 21 febbraio (il primo caso a Codogno, in Lombardia) e l’8 marzo 2020 (con il Dpcm che ci ha fatto stare tutti a casa)? Era davvero tutto a posto, come diceva?”.
Ancora: “I sindaci sardi dichiarano di essere stati lasciati soli: dal nord al sud dell’isola i primi cittadini denunciano gravi carenze nelle comunicazioni da parte dell’ATS in merito alla positività dei propri concittadini al virus”.
Per gli esponenti del M5S, “A questo si aggiunge l’imbarazzante caso dei test rapidi per scoprire la positività al virus, che l’Assessore Nieddu ha confermato di aver ordinato alla società Tema Ricerca srl, prenotazione che in realtà non sarebbe mai arrivata, secondo quanto spiegato dalla nota della legale rappresentante dell’azienda di Bologna”.
Sotto accusa anche la comunicazione: “Arrivano dai medici fortissime proteste verso il bavaglio imposto al personale sanitario dall’assessorato regionale rispetto ai loro contatti con i giornalisti. Alla propria catena di disastri comunicativi cui dovrebbe rimediare con una squadra di esperti di comunicazione nelle catastrofi, l’amministrazione regionale rimedia invece con la censura. Ma i cittadini hanno il diritto dei cittadini di essere informati su quanto accade all’interno degli ospedali sardi. Serve trasparenza”.
Infine, una domanda cruciale: “A che punto siamo con l’apertura di nuovi posti letto prevista dal Piano di Emergenza Regionale?”.
Per gli esponenti del M5S, “Il sistema sanitario ereditato dai tempi sonnolenti delle ‘normali’ spartizioni fra partiti deve cedere il passo a un sistema che non ammette più distrazioni né opacità, ora che la salute è in gioco nel modo più drammatico. Con questa epidemia bastano pochi giorni di ritardo e si rischia di pagare errori e indecisioni con un rapidissimo aumento del prezzo peggiore, quello in vite umane.
Occorre agire subito. Per questo occorre che l’assessore Nieddu si faccia da parte e che di concerto con l’amministrazione regionale si nominino sia un commissario straordinario per l’emergenza in Sardegna sia un commissario speciale ad acta per gestire l’AOU di Sassari”.