l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, sia a livello nazionale che locale, ha reso necessari, a stretto giro di tempo, tutta una serie di provvedimenti che riguardano anche la scuola, la chiusura di queste ultime ha determinato la necessità di attivare, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche, modalità di insegnamento a distanza.
E’ essenziale non interrompere il percorso di apprendimento e mantenere viva la comunità di classe per scongiurare il rischio di demotivazione negli alunni, è l’invito del ministro, ma l’attivazione della didattica a distanza non è risultata, per tutti, di facile applicazione, senza una connessione internet adeguata alcune scuole si ritrovano svantaggiate nei confronti di quelle digitalmente avanzate, infatti in quelle aree a bassa infrastrutturazione tecnologica, si è creata una situazione di difficoltà sia per le scuole che per le famiglie. Le scuole si sono attivate per garantire ai discenti ed alle famiglie una gran quantità di attività online anche attraverso l’utilizzo di piattaforme e di applicazioni per l’insegnamento a distanza, di conseguenza si sta verificando un problema di accessibilità all’offerta
del servizio a causa della capacità di connessione delle famiglie, una parte significativa della connettività è garantita attraverso la rete mobile e, pur avendo alcune compagnie telefoniche garantito gratuitamente un’estensione della quantità di dati legata ai contratti esistenti, appare concreto il rischio che la necessità di accedere ai servizi della didattica a distanza comporti un ulteriore aggravio di costi sulle famiglie, va valutata quindi, la possibilità di richiedere alle compagnie telefoniche di garantire il servizio sino al termine di questa situazione emergenziale.
Inoltre, al fine di aumentate le competenze digitali nelle scuole, sarebbe opportuno prevedere, attraverso i voucher, l’acquisto di Pc e Tablet da destinare in comodato d’uso agli studenti meno abbienti.
Alla luce di quanto suddetto sarebbe opportuno dare attuazione, con la massima urgenza, all’art. 120 – Piattaforme per la didattica a distanza – del D.L. 17 marzo 2020, n. 18, dove viene varato un pacchetto di aiuti economici per favorire la didattica a distanza. Il provvedimento incrementa il fondo apposito a 85 mln di euro, destinati alle istituzioni scolastiche statali affinchè possano dotarsi
immediatamente di piattaforme e di strumenti digitali utili per l’apprendimento a distanza, o di potenziare quelli già in dotazione, nel rispetto dei criteri di accessibilità per le persone con disabilità; l’acquisto dispositivi digitali individuali per la fruizione delle piattaforme da mettere a disposizione, in comodato d’uso, degli studenti meno abbienti, nonché per la necessaria connettività di rete; ed infine
per la formazione del personale scolastico sulle metodologie e le tecniche per la didattica a distanza.
Per stare in tema di connessione internet, anche se riguarda istituzioni diverse, si vuole segnalare che la copertura territoriale in Sardegna non è omogenea, infatti molti comuni soffrono di una carenza di connettività per cui i dipendenti che, in questo periodo di emergenza sono stati collocati in modalità lavoro agile, si trovano nell’impossibilità di garantire i servizi ed il lavoro in maniera tempestiva.
In attesa di un corte riscontro si porgono cordiali saluti