Gli Agenti della Squadra Volante sono intervenuti presso la famiglia, peraltro già nota per interventi analoghi dove, al loro arrivo, si udivano le urla di un giovane nei confronti delle persone presenti in casa.
All’interno dell’appartamento i poliziotti hanno cercato di riportare il ragazzo alla calma, ma la forte agitazione mostrata dallo stesso ha reso vano ogni tentativo.
In tale contesto di estrema difficoltà, il ragazzo 21enne, pluripregiudicato e tossicodipendente, non ha mostrato un atteggiamento remissivo ma ha continuato, imperterrito, a inveire e minacciare la madre e la sorella, tanto che gli Agenti hanno deciso di accompagnarlo in Questura. Altri poliziotti, invece, sono rimasti con le due donne al fine di comprendere la dinamica degli eventi.
La madre 50enne ha riferito che il figlio, dopo essersi svegliato, ha preteso del denaro per acquistare stupefacente di cui è abituale assuntore ma, al diniego, ha dato in escandescenza e, per evitare ulteriori atti di violenza, la madre gli ha dato la somma di 10€. La cifra, risultata esigua, ha creato ulteriore violenza, tanto che la donna è stata spinta fuori nel pianerottolo facendola sbattere contro il muro, causandole una forte contusione al fianco e al gomito.
Il racconto è poi continuato ripercorrendo a ritroso altri analoghi episodi, con le richieste di aiuto rivolte alle Forze di Polizia, che hanno portato anche all’arresto del figlio, per il medesimo reato, nel gennaio del 2019.
Dopo quest’ultimo fatto la donna ha presentato formale denuncia.
Il ragazzo è stato tratto in arresto per il reato di maltrattamenti in famiglia e condotto preso la Casa circondariale di Uta a disposizione dell’A.G.