Si prospetta un bilancio amaro, nella logica implacabile dei numeri: 90 spettacoli e concerti sospesi nel periodo tra il 5 marzo e il 3 aprile (rispettivamente 46 per la Prosa, 15 per Danza e Teatro Circo, 14 per la Musica, 15 di Teatro Ragazzi). Il CeDAC si impegna a riprogrammare gli spettacoli e i concerti in cartellone in collaborazione con gli artisti e le compagnie: grazie all’accordo con la SIAE biglietti e (frazioni di) abbonamenti resteranno validi anche per le nuove date, che verranno comunicate quanto prima.
La scelta difficile ma necessaria di chiudere i teatri per arginare la diffusione del contagio ha costi altissimi, per un settore già fragile e fondato su complessi equilibri: nel caso del CeDAC il valore dei cachet non corrisposti ammonta a 417.000 euro e il mancato incasso previsto per le repliche annullate a circa 300.000 euro. Si tratta di cifre importanti, tanto più che la sospensione coincide con una delle fasi di più intensa attività del Circuito Multidisciplinare, che coinvolge 27 teatri nelle principali città e nei paesi dell’Isola.
«Il primo obiettivo ora è di garantire al pubblico sardo la prosecuzione della Stagione di Prosa, Musica, Danza e Teatro Circo»– spiega il presidente del CeDAC Antonio Cabiddu –«rimodulando il cartellone che comprende spettacoli e concerti di alto livello con i grandi protagonisti della scena nazionale e internazionale – quali Anna Maria Guarnieri e Giulia Lazzarini, Giuseppe Cederna con Roberto Valerio e Vanessa Gravina, Anna Foglietta, Mariangela D’Abbraccio con Daniele Pecci, Andrea Bosca, l’attore e regista Jurij Ferrini, il chitarrista e compositore Francis Kuipers e il polistrumentista Gavino Murgia, l’affiatato Eli Degibri Quartet ma anche l’ex campionessa Fiona May, il giornalista Andrea Scanzi e la cantante e conduttrice Paola Maugeri, oltre a un istrionico Jacopo Cullin accanto alla “Cenerentola” del Nuovo BallettO di ToscanA e al suggestivo “The Magic of Light” dell’eVolution Dance Theater all’insegna del nouveau cirque».
Una programmazione che spazia tra classici e testi contemporanei – con una rassegna espressamente dedicata ai nuovi linguaggi e alle nuove sensibilità come Il Terzo Occhio per una duplice sfida che porta l’arte nelle periferie urbane, tra il fascino di capolavori della storia del balletto e coreografie originali, il Jazz Club Network e aeree coreografie e giochi di luci e ombre con il nouveau cirque – puntando sempre all’eccellenza ma anche alla valorizzazione dei talenti e delle produzioni dell’Isola, con una particolare attenzione alla formazione del pubblico e alla diffusione e promozione della cultura teatrale e delle arti performative.
«Siamo fiduciosi che il mondo dello spettacolo saprà risollevarsi e riprendersi da una contingenza così negativa» – conclude Antonio Cabiddu – «è fondamentale soprattutto in questo caso il sostegno delle istituzioni, per fare in modo che le conseguenze della sospensione non incidano in maniera troppo gravosa o addirittura irreparabile su enti e associazioni, artisti e compagnie».