GRAZIE.
Ogni italiano dovrebbe ripeterlo fino a stancarsi, in questi tempi di paura, solitudine, di massima diffusione del Covid-19, di rivisitazione dell’ordine delle cose. Tutte le professioni, tecniche, scientifiche e sociali sarde, dicono grazie.
GRAZIE.
Ogni italiano dovrebbe ripeterlo fino a stancarsi, in questi tempi di paura, solitudine, di massima diffusione del Covid-19, di rivisitazione dell’ordine delle cose. Tutte le professioni, tecniche, scientifiche e sociali sarde, dicono grazie.GRAZIE
innanzitutto al personale medico, al personale paramedico, ai farmacisti e tutti coloro che collaborano nel settore sanitario. Tutti voi, spesso dimenticati per una mancanza di visione e di costruzione di futuro, siete lo scheletro portante del nostro Paese in questi giorni difficilissimi che la nostra comunità saprà superare.
GRAZIE
alla protezione civile e a tutte le forza dell’ordine che rappresentano la spina dorsale dello Stato.
GRAZIE,
alla Pubblica Amministrazione tutta, ai loro dirigenti, funzionari e tecnici, che assicurano la continuità della macchina amministrativa.
GRAZIE
a tutte le forze di coesione sociale, a tutti i lavoratori dei settori che continuano a garantire i servizi fondamentali ai cittadini.
GRAZIE
a tutti gli italiani che nell’espletamento delle loro attività, contribuiscono a limitare gli effetti del CV-19, sia in ambito lavorativo sia in quello sociale e familiare.
GRAZIE
a tutti i nostri colleghi, iscritti in ogni ordine, collegio o associazione di categoria, che pagano immediati riflessi negativi nell’esercizio della loro attività professionale. Alcune categorie in particolare non sono coperte da tutele sociali. Grazie per il vostro lavoro, che non si ferma né con i terremoti né con le alluvioni, avete dato lustro all’Italia e ne siete la parte fondante anche se spesso non riconosciuta.
GRAZIE
a chi nelle istituzioni e nei territori è chiamato senza riserve ad affrontare un nuovo nemico, scaltro, invisibile, mai domo, nella sua pervicacia volontà di annientamento. Istituzioni poste di fronte a scelte complesse per attuare azioni mai messe in campo per le generazioni del nostro tempo contemporaneo.
Oggi non è il momento delle discussioni non costruttive, della ricerca di probabili responsabilità sul come potevamo evitare una tempesta così terribile.
Vogliamo essere al fianco della Regione, della Giunta, del Consiglio a cui chiediamo di ascoltare alcune proposte che a nostro parere sono necessarie e urgenti per il tessuto professionale e produttivo della Sardegna nelle settimane e nei mesi che abbiamo davanti. Proposte che invieremo con separata nota.
Invitiamo tutti, compatibilmente con il lavoro a servizio della comunità, a limitare i movimenti, a contribuire alla diffusione delle informazioni corrette, a fornire le vostre capacità e competenze alfine di rendere più agevole l’opera delle istituzioni.
I professionisti sardi, vi ringraziano, perché siete noi.
i professionisti sardi