“La drammatica situazione delle imprese del settore turistico, dai pubblici esercizi alle strutture ricettive, causata dall’emergenza in corso, è cominciata prima e finirà dopo quella di tutti gli altri”. Così il presidente di Confcommercio Sud Sardegna Alberto Bertolotti esprime forte preoccupazione per la situazione che sta vivendo l’Isola dal punto di vista sanitario, e quindi economico-produttivo.
Confcommercio Sud Sardegna chiede che: “Le organizzazioni del settore siano fattivamente e direttamente coinvolte all’individuazione delle misure ed alla determinazione dei requisiti per accedere ai benefici, al fine di evitare che anche i migliori auspici e gli atti politici più virtuosi si impantanino nelle sabbie mobili delle procedure e delle burocrazie, che neppure il più feroce dei virus saprà sconfiggere”.
Le proposte, secondo l’associazione di categoria ci sono. “Sia da parte delle forze di maggioranza che di opposizione. Occorre però una sintesi da parte di chi vive quotidiamente i problemi. Ed è urgente passare dagli annunci alla concreta “messa a terra” dei provvedimenti. In tempi rapidissimi deve essere disponibile la liquidità per le imprese che devono pagare stipendi, locazioni, fornitori, utenze. Facciamo presente che, nonostante lo stato di emergenza di proporzioni inimmaginabili, stamattina Sfirs ha proceduto ad esigere le scadenze mensili dalle imprese”.
“Evidentemente non c’è più tempo da perdere”, ha concluso il presidente Bertolotti.