Fate presto!
L’appello è rivolto innanzitutto alla Regione, che ancora non ha sbloccato l’impasse sulla continuità aerea.
Ma c’è anche l’emergenza Coronavirus
Il presidente della Sezione Turismo di Confindustria Centro Nord Sardegna, Nicola Monello, esprime:
Grande preoccupazione per la stagione turistica alle porte per due motivi: il Coronavirus e il problema della continuità aerea. Sono due emergenze che si sovrappongono.
Le strutture alberghiere stanno ricevendo disdette e cancellazioni delle prenotazioni.
Gli USA sconsigliano di viaggiare verso determinate regioni italiane e American Airlines e Delta hanno sospeso i voli per Milano. Adesso anche la Turkish Airlines intende procedere alla sospensione dei collegamenti. E pure dalla Russia c’è l’indicazione di evitare viaggi verso l’Italia. L’emergenza, soprattutto a livello mediatico, aggrava la situazione, creando molta psicosi. Non è semplice fare capire che la Sardegna non è la Lombardia o il Veneto – fa notare Nicola Monello.
L’altra grande situazione di incertezza è quella della continuità aerea
E se su Cagliari e Alghero la soluzione è dietro l’angolo con la proroga dei voli Alitalia, per Olbia, dove i collegamenti in continuità erano effettuati da Air Italy, occorre intervenire al più presto.
Entro questa settimana, non possiamo aspettare ancora. La Regione non può che procedere con un minibando, subito: dobbiamo tornare alla situazione ex ante, di riallineamento con gli altri due aeroporti sardi. Ma bisogna sbrigarsi, non c’è più tempo. L’impossibilità nell’acquisto dei biglietti aerei per le rotte con Roma e Milano dopo il 16 aprile porta molti potenziali clienti a scegliere altre destinazioni, con conseguenze per adesso incalcolabili per il mercato turistico isolano – ribadisce il presidente della Sezione Turismo di Confindustria Centro Nord Sardegna.
Siamo molto preoccupati. Bisogna tenere presente che in media, circa il 30 per cento del “fatturato camere” di una struttura ricettiva, viene prenotato entro la fine di marzo, il danno ormai è fatto. Questa situazione di incertezza incide pesantemente anche sugli investimenti e sulla programmazione delle assunzioni. Tutto ciò è adesso posticipato, con pesanti ricadute sul tessuto sociale ed economico del territorio e dell’intera Isola – conclude Nicola Monello.