“Nessuno deve sentirsi abbandonato. Lo Stato e’ qui, il decreto approvato lo dimostra, concreta testimonianza della presenza dello Stato. La salute dei cittadini, la salute pubblica e’ la nostra priorita’”. Lo dice Giuseppe Conte, parlando a palazzo Chigi.
“Sono orgoglioso- prosegue Conte- perche’ partecipe di una comunita’ che ho l’onore di guidare in un periodo cosi’ complesso della nostra storia. Alcuni italiani sono in trincea negli ospedali, in fabbrica, nelle farmacie o dietro ai banconi di un supermercato, tanti rimangono a casa ma non sono inerti, li sostengono dal balcone, dalla finestra, cantando l’inno nazionale. Possiamo essere orgogliosi di essere italiani, insieme ce la faremo“.
Il premier aggiunge: “Siamo consapevoli che con questo decreto non esauriamo il nostro compito in campo economico. Oggi rispondiamo presente e lo faremo anche domani. Da domani ci saranno da predisporre nuove misure per ricostruire il tessuto economico-sociale con un piano di ingenti investimenti che dovremo promuovere con una rapidita’ mai conosciuta prima”.
GUALTIERI: DL PRIMA RISPOSTA, USATO TUTTO IL DEFICIT
Il decreto approvato e’ “consistente, e’ una prima risposta” ed e’ stato “utilizzato tutto il limite dell’indebitamento autorizzato dal Parlamento“. Lo dice il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, al termine del Cdm, collegato in videoconferenza.
“Vale piu’ di 10 miliardi il sostegno all’occupazione e ai lavoratori per la difesa del reddito”. Per il sistema sanitario e la Protezione civile ci sono “quasi 3 miliardi per sostenere il lavoro eroico e straordinario degli operatori pubblici e sanitari“.
Gualtieri aggiunge che i versamenti di Iva, ritenute e contributi sono differiti “al 31 maggio” per le imprese che fatturano fino a 2 milioni di euro. “Abbiamo incluso anche il trasporto merci” negli aiuti disposti dal decreto.
“Questo e’ un primo intervento, poi torneremo per le scadenze di aprile attraverso la probabile riestensione e rimodulazione del meccanismo dei ristori che stiamo definendo e sara’ oggetto del decreto di aprile”.
Fonte: Agenzia Dire – www.dire.it