On. Assessore,
non è certo sfuggito a nessuno il momento drammatico che lo Stato e la Regione stanno vivendo da qualche settimana. L’emergenza sanitaria in atto ha indotto le istituzioni nazionali e locali a disporre delle misure urgenti per prevenire e contrastare la diffusione epidemiologica da Covid-19, che hanno interessato, in particolar modo, il mondo della Scuola e dell’Università.
La sospensione dei servizi educativi per l’infanzia, delle attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado, oltreché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica, resasi necessaria per proteggere i giovani e le loro famiglie dall’avanzata del virus, ha scoperto numerose falle del sistema dell’istruzione statale e regionale. Infatti, a causa della sospensione delle attività predette, l’unica via possibile per garantire il diritto all’istruzione di migliaia di giovani è quella digitale: attività didattiche online, utilizzo di computer e degli strumenti che la tecnologia oggi ci mette a disposizione sono divenuti strumenti preziosi per non interrompere il percorso di formazione che coinvolge intere generazioni.
Tuttavia mi pare oltremodo evidente che la condizione di disagio vissuta da numerose famiglie – antecedente all’attuale crisi sanitaria – morse dalla stretta della disoccupazione e delle difficoltà economiche, fa sì che non tutti siano dotati degli strumenti essenziali per affrontare, con l’adeguato equipaggiamento, questo momento.
Allo stesso modo la creazione di classi virtuali ha colto impreparati gli insegnanti stessi che, non essendo stati dotati degli strumenti essenziali per erogare la didattica digitale, vivono un forte momento di difficoltà e, nonostante questo, con l’amore per la professione che li contraddistingue, trovano soluzioni puntuali per soccorrere i loro studenti e non interrompere il percorso formativo. Credo che ci potremo trovare d’accordo soprattutto su un punto: insieme agli operatori sanitari impegnati nella lotta al Covid-19, maestri, professori e docenti rappresentano il vero e proprio punto di ripartenza, per quella che sarà la lotta e la resistenza al virus dell’ignoranza.
Sento fortemente di condividere queste considerazioni insieme a Lei, per ricordarLe, qualora ce ne fosse il bisogno, l’importante ruolo che ricopre, e l’indispensabile punto di riferimento che – oggi più che mai – deve rappresentare per tutti i lavoratori della Scuola e dell’Università, dei Beni Culturali, dell’Informazione, dello Spettacolo e dello Sport, oltreché per tutti gli studenti e i giovani sardi.
Agisca celermente per assicurare risposte adeguate ai numerosi appelli che giungono in questo momento dai molteplici settori culturali; non ultimo quello degli Editori sardi e dei lavoratori intermittenti dello spettacolo, esclusi da tutte le misure di aiuto attualmente approvate.
Da parte del Partito Democratico e mia troverà tutta la collaborazione necessaria nell’elaborazione di misure straordinarie e urgenti indispensabili per ridurre i numerosi disagi figli dell’emergenza sanitaria in atto.
Roberto Deriu
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