Giorno dopo giorno abbiamo cercato di allargare l’utilizzo del lavoro agile, modificato i turni di lavoro ed i turni di refezione in mensa, ampliato le flessibilità in ingresso ed uscita, siamo intervenuti con iniziative per evitare assembramenti, allargato l’utilizzo dei permessi retribuiti per visita medica, previsto interventi di pulizia e sanificazione.
Restano però siti dove rimangono complicazioni e limitazioni che vanno superate nell’applicazione di queste norme, anche in virtù della forte presenza di lavoratori diretti di produzione dove è estremamente più complesso trovare soluzioni organizzative compatibili con le indicazioni previste dai DPCM.
In alcuni siti si sono registrati casi di lavoratori positivi al Coronavirus e altri si stanno in queste ore registrando. Pur di fronte ad interventi aziendali che sembra abbiano, sino ad ora, impedito il diffondersi del contagio, il timore assolutamente giustificato delle lavoratrici e dei lavoratori sta portando ad una progressiva riduzione delle presenze in azienda.
Le RSU e le strutture territoriali, in alcuni siti considerati a maggior rischio, hanno chiesto, come contenuto nel comunicato nazionale FIM FIOM UILM del 12 marzo u.s., di osservare un periodo di chiusura per provvedere a mettere in campo tutte le azioni possibili funzionali a garantire la sicurezza ed il diritto alla salute dei lavoratori.
In assenza di risposte alle richieste avanzate a livello locale, dopo il reiterato rinvio del confronto concordato, le segreterie nazionali hanno provveduto ad una richiesta di incontro urgente ed immediata nella giornata di venerdì 13 marzo per trovare un’intesa di gestione per la settimana successiva.
In queste ore, pur essendoci contatti in corso tra l’azienda e le OOSS, non si è ancora addivenuti a nessuna intesa condivisa complessiva.
A fronte della mancanza di accordi a livello locale ed al permanere di questa situazione pertanto le segreterie nazionali di FIM FIOM UILM proclamano per i siti nei quali non sia stato possibile trovare, sino ad ora, un’intesa e non sia stato consentito l’utilizzo di istituti contrattuali agibili, 16 ore di sciopero a copertura delle giornate di lunedì 16 e martedì 17 marzo prossimi e l’immediato sciopero del lavoro straordinario.
Oltre ai lavoratori dei siti nei quali si siano raggiunte intese locali, restano esclusi dallo sciopero tutti gli addetti, adeguatamente protetti e tutelati, alle attività in qualsiasi modo legate ai servizi pubblici essenziali nonché i lavoratori che garantiscono la salvaguardia degli impianti.
FIM FIOM UILM pur esprimendo profondo disappunto per quanto sta accadendo, restano disponibili, a tutela degli interessi dei lavoratori, a trovare intese per la gestione della situazione nel corso dei prossimi giorni.
In assenza di soluzioni condivise concordate, FIM FIOM UILM Nazionali comunicheranno la prosecuzione delle iniziative di sciopero anche nei giorni successivi.