È questa la richiesta che il Flag Nord Sardegna ha avanzato alla Regione Sardegna, nelle sue massime cariche istituzionali, Presidente della Giunta e del Consiglio, Assessore all’Agricoltura, Capigruppo in Consiglio e al Servizio Pesca e Acquacoltura.
La situazione del mercato, con la chiusura della ristorazione, ha subito la quasi totale paralisi o il crollo dei prezzi all’ingrosso e al dettaglio, i pescatori sono alle corde.
Il Flag Nord Sardegna prende atto delle norme che saranno adottate ai sensi dell’Art. 2, comma 4, della Legge di stabilità 2020, ma è vitale un intervento rapidissimo e di immediata efficacia per gli operatori, vale a dire liquidità quotidiana (molti operatori non sono in grado di anticipare spese nemmeno per alcuni giorni).
Il costo fisso che un’imbarcazione deve sostenere per la sua attività – sostiene il Presidente del Flag, Benedetto Sechi – è dato in gran parte dal costo del carburante e, essendo la pesca un’attività primaria e soggetta a variabili indipendenti dalla volontà del pescatore (situazione meteorologica, etc.), il rischio di “uscite in mare” non remunerative non è in questo momento sostenibile, se poi il prodotto non è né commercializzabile, né immagazzinabile o trasformabile.
Da qui il suggerimento, in realtà una vera e propria richiesta, verso l’adozione di un provvedimento che consenta l’emissione di voucher-carburante in favore delle imprese di pesca che non intendano avvalersi dei provvedimenti di cassaintegrazione in deroga o similari, e quindi proseguire l’attività.
Attraverso tale strumento – conclude Sechi – si potrebbe garantire la produzione (e quindi l’approvvigionamento delle pescherie e dei punti vendita diretti di primo pescato o altre forme di distribuzione diretta) con benefici per le famiglie, i commercianti e le imprese di pesca.