“Nonostante siano trascorsi oltre sette mesi dalla prima denuncia, l’ospedale continua ad offrire un servizio sanitario in stato di evidente e progressiva diminuzione, come potuto constatare anche dalla sesta Commissione durante il sopralluogo effettuato lo scorso 8 ottobre 2019”, spiega la consigliera 5 stelle Carla Cuccu.
“In questo periodo di emergenza, in cui stiamo combattendo contro il Coronavirus, la situazione si è ulteriormente aggravata a causa dei pesanti tagli effettuati che hanno ancora una volta sacrificato diversi stabilimenti ospedalieri anziché potenziarli.
Inoltre – aggiunge la Cuccu – nell’isola de La Maddalena non è presente un’ambulanza medicalizzata, la gestione AREUS significa prevalentemente elisoccorso e sono presenti soltanto due anestesisti costretti a turnare tra loro h24”.
“Il Sindaco di La Maddalena ha più volte denunciato una situazione ormai evidentemente al limite – continua la Cuccu – ed è impensabile che non si possa sapere se il “pronto soccorso” possa intervenire, ed in che modo, in caso di patologie tempo-dipendenti come infarto, ictus o arresto cardiorespiratorio. La condizione di insularità non deve penalizzare il diritto alla salute dei maddalenini”, specifica la consigliera pentastellata.
“I maddalenini – conclude la Cuccu – hanno diritto di sapere se si prevede di continuare a garantire a La Maddalena il Pronto Soccorso, tenendo conto delle patologie tempo-dipendenti, in che modo il governo regionale ha intenzione di informare tempestivamente gli amministratori locali sulle notizie riguardanti il loro territorio e soprattutto quali protocolli siano stati adottati o previsti per eventuali trasferimenti di persone in caso di sospetto Covid-19, al fine di garantire efficacia, appropriatezza ed efficienza”.