E quando Jacqueline Kennedy visitò la Divina Costiera, ancora oggi senza casi di Coronavirus.
“Noi non siamo gli untori del Mondo. Anzi nella nostra Italia oltre ad un Sistema Nazionale Sanitario vera eccellenza abbiamo anche un meraviglioso sistema Museale di Beni Culturali, di Parchi Nazionali e Regionali all’aria aperta. E’ l’Italia della bellezza ben terza al mondo per numero di Geoparchi con ricchezza geologica, patrimonio ambientale unico, Aree Marine Protette. Abbiamo tutto il bello che si possa avere. Noi ci siamo. Siamo pronti a fare la nostra parte. Questo è il momento di visitare, magari da soli i posti dimenticati e fantastici. In Italia esistono numerosi borghi fantasma dove è possibile trascorrere qualche ora con il silenzio e la natura. Facciamo di questa tegola un’opportunità. Cominciamo a fare turismo “upside down”. Lasciamo per qualche giorno le città super affollate e visitiamo parchi all’aria aperta, passeggiamo su spiagge deserte. Quale migliore occasione per fermarsi, riflettere e guardare il nostro patrimonio ambientale? Andiamo lungo i sentieri appenninici e nelle calette delle nostre isole e peninsulari o sulle spiagge delle nostre coste, ben 7500 Km, incontreremo poche persone ma tanta natura. Ed Hemingway scriveva: “il coraggio è la grazia sotto pressione”. Apriamo finestre e balconi ed ammiriamo quanto abbiamo perché da noi il bello è dietro casa. Noi siamo l’Italia, la Patria del bello, dei paesaggi di Leonardo, Raffaello e non solo ed allora guardiamoli, ora!”. Lo ha affermato Antonino Miccio, Vice Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana dei Direttori delle Aree Protette d’Italia.
Cari americani, europei, asiatici, l’Italia è pronta ad accogliervi. L’Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti che raggruppa ben 3.010. comuni (ASMEL):
“In questo momento registriamo circa un calo del 40% di prenotazioni con cancellazioni che in alcune aree del Paese stanno raggiungendo anche il 70%. Le aree piu’ sofferenti sembrerebbero essere quelle interne. Ma non ci fermiamo, l’Italia pensa ad accogliere. Appena sarà possibile – ha affermato Vincenzo Marrazzo, Presidente del Partenariato Nazionale sul Turismo dell’Asmel che raggruppa ben 3010 Comuni – l’Italia è già pronta ad accogliervi tutti. Roma è sempre risorta anche dopo razzie e saccheggi, l’Italia è sempre rinata anche dopo pesanti bombardamenti e guerre. Da noi non c’è peste di manzoniana memoria, non siamo gli untori del mondo ma invece abbiamo pensato a mettere in sicurezza il sistema Italia. Sarà proprio perché il migliore Servizio Sanitario Nazionale riesce a curare tutti e lo sta dimostrando in queste ore che, lo scorso anno abbiamo superato 400 milioni di presenze. Non siamo gli untori del mondo ma il Paese di Michelangelo, Raffaello, Dante, Boccaccio, Leonardo, Piero della Francesca, Leopardi, Pascoli, Puccini, Rossini, Verdi, Mascagni, Vivaldi, Vanvitelli ed è impossibile citarne ancora tanti altri. Siamo il Paese che in queste ore ha attivato su tutto il territorio nazionale il sistema di didattica a distanza per dare l’opportunità ai propri ragazzi, alla generazione del domani di informarsi, avere conoscenza, non perdere lezioni e credere nel futuro, siamo il Paese che si unisce, siamo il Paese delle imprese che investono nei vostri Paesi. E’ l’Italia il Paese piu’ amato e lo dice la storia con le numerose dominazioni di popoli alla ricerca di terre fertili ai piedi di vulcani, della tranquillità appenninica e dei colori costieri. Siamo il Paese che vi ama e che crede in voi come persone. Siamo il paese del turismo di qualità, meta turistica piu’ desiderata, la terza potenza mondiale del Turismo, siamo il Paese che detiene il maggior numero di Siti riconosciuti dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, da Ivrea “Città Industriale del Ventesimo Secolo” alla Palermo Arabo – Normanna con le sue Cattedrali ed in mezzo ci sono tante e straordinarie località tutte per voi, siamo il Terzo Paese al Mondo, il Secondo in Europa per presenza di Geoparchi sempre Unesco. Aspettateci e verrete”.
La funzione sociale dei Parchi e del Turismo, e delle aree dall’ecosistema unico. Era il 1962 Jacqueline Kennedy visitò la Divina Costiera Amalfitana, iniziò una nuova epoca ma prima di lei il mito di Ulisse. Un sito straordinario, patrimonio Unesco dal 1997 per la sua identità. Un sito senza Coronavirus che come tanti altri sta rischiando le cancellazioni di prenotazioni.
“Cancellazioni in un territorio dove Coronavirus non c’è ma invece c’è qualità in crescita e lo dicono i numeri. Spesso si parla dello spopolamento dei borghi. Il Parco dei Monti Lattari conta ben 27 Comuni e c’è crescita. Dal 2012 al 2019 ad Agerola la popolazione è addirittura aumentata del 5,4%, così come a Maiori, anche se dello 0,2%; a Positano dell’1%, a Ravello dello 0,9%, a Tramonti dello 0,7% e a Scala dell’1,8%. Il matrimonio con la Divina Costiera Amalfitana è vincente – ha dichiarato Tristano dello Ioio, Presidente del Parco dei Monti Lattari – ma questo aumento è testimonianza del bello che c’è e dei servizi in continuo miglioramento. Era la mitica estate del 1962 quando la First lady d’America, Jacqueline Kennedy, consigliata da Gore Vidal, scrittore americano, scelse Ravello per le sue vacanze italiane. Soggiornò per tre settimane, dall’8 al 31 di agosto, a Palazzo Episcopio, antica dimora di proprietà dei Duchi di Sangro, già residenza di Vittorio Emanuele III. Pare che furono proprio i passi degli Dei olimpici per soccorrere Ulisse dal canto delle sirene a formare quello che oggi è “Il Sentiero degli Dei”: ben 8 chilometri che collegano Positano ad Agerola e viceversa. Il 19 Luglio del 1941, Napoli era bombardata, Franco Zeffirelli che ho avuto onore di conoscere, si “rifugiò” in Costiera, sbagliando strada. Da allora fu grande amore con la Divina. Latini, greci, Americani, europei, russi, australiani, asiatici hanno sempre amato i nostri latticini, i nostri limoni che ora sono in raccolta e siamo disponibili a mostrare alle tv italiane e straniere, miele, limoncello, arance, vini, olio, follovielli. La Costiera è accogliente, il Parco dei Monti Lattari è accogliente.
La Kennedy giunse in una raggiante Ravello, accolta dalla banda e dalla folla festante”.
Sostenibilità, accoglienza. Scuole chiuse? I Parchi possono tenerle “aperte” formando i ragazzi sulle tematiche ambientali attraverso la didattica a distanza ed eventi sul campo in sicurezza.
“Vogliamo vivere il Coronavirus come periodo di opportunità per affermare il ruolo educativo dei Parchi. Ogni giorno i parchi combattono contro specie invasive provenienti da altre parti del mondo. E’ un “mestiere” che già esercitiamo. Ed allora chi meglio dei parchi può sapere come si combatte o ci si adatta ad un virus proveniente dall’altra parte del Mondo? E’ il momento di scendere in campo. Stiamo valutando la possibilità di mettere in rete le scuole del territorio – ha continuato Dello Ioio – utilizzare la piattaforma informatica per le lezioni a distanza, coinvolgere infettivologi e Guide Ambientali Escursionistiche per parlare agli studenti, proprio attraverso questa tecnologia che favorisce il dialogo in lontananza, di virus e della resilienza del contesto ambientale e naturalistico in cui vivono e di quelli che potrebbero essere i cambiamenti nei loro stili di vita. Spero di riuscirci con l’aiuto del territorio. Inoltre stiamo valutando la possibilità di promuovere attività nel nostro Parco, alternative alle lezioni scolastiche, per piccoli gruppi e sicuramente nel rispetto di misure di sicurezza e delle decisioni del Governo sui sentieri delle aree protette dove le condizioni ambientali sono le ottimali per evitare il virus e rinforzare il corpo.
Pensiamo in queste ore ad anziani, agli immunodepressi. Gli anziani già durante l’anno sono spesso soli e questa potrebbe essere l’opportunità per dare loro la compagnia della natura. Chi ha difese immunitarie basse potrebbe invece allontanarsi dalle città e stare in natura, nei nostri Parchi. In questa fase è essenziale mettere in campo iniziative innovative come ad esempio un momento di arricchimento letterario nei boschi senza assemblamenti e per singoli individui. E’ la grande opportunità per lasciare la città affollata e vivere in rapporto diretto con la natura”.
Dalla Costiera alle aree interne la sostenibilità, turismo di qualità.
“La Costiera con il Distretto sta puntando sulla sostenibilità ed economia circolare, il Parco sta supportando la crescita con iniziative concrete e il Coronavirus ci invita ad essere una squadra forte. Il Turismo ambientale può rappresentare una grande opportunità per l’Italia. Ad esempio la nostra montagna del Faito, sembrava essere un territorio ormai finito, senza turisti dagli anni Ottanta e solo un dolce ricordo dello splendore vissuto negli anni Sessanta. Un duro lavoro fatto di turismo – ecosostenibile, recupero delle infrastrutture con la riapertura della storica Funivia – ha concluso Dello Ioio – aumento e miglioramento dei servizi, ha portato questa area che non aveva neanche un turista a numeri davvero importanti. In 3 – 4 mesi avevamo sfondato il tetto dei 100.000 turisti di cui un buon 30% proveniente dall’estero. E’ ora che può emergere il ruolo sociale dei Parchi. L’Italia può rilanciarsi e subito con l’aiuto dei Parchi, il cui turismo è in forte crescita e rappresenta una parte concreta del Pil. Escursioni individuali, mirate, fatte con tutte le misure di sicurezza possono essere seguite. Ed in questo momento le Guide dei Parchi, ma in generale le Guide Ambientali Escursionistiche rappresentano dei veri info – point sulle tematiche riguardanti l’ambiente ma anche sui temi di stretta attualità inerenti le relazioni umane ed il come poter andare e se andare in piena sicurezza in contesti naturalistici all’aria aperta. In questi anni abbiamo fatto un lavoro davvero straordinario. Il Faito era un territorio ormai finito, senza turisti dagli anni Ottanta e solo un dolce ricordo dello splendore vissuto negli anni Sessanta. Un duro lavoro fatto di turismo – ecosostenibile, recupero delle infrastrutture con la riapertura della storica Funivia, aumento e miglioramento dei servizi, ha portato questa area che non aveva neanche un turista a numeri davvero importanti. In 3 – 4 mesi avevamo sfondato il tetto dei 100.000 turisti di cui un buon 30% proveniente dall’estero”.