Il numero complessivo di persone attualmente positive è di 46.638 persone, di cui 19.846 ricoverate con sintomi, 3.009 in terapia intensiva e 23.783 in isolamento domiciliare. Sale il numero dei pazienti dimessi/guariti che si attesta a 7.024 persone, mentre i morti sono 5.476. Complessivamente dall’inizio dell’epidemia sono stati svolti 258.402 tamponi, e i casi totali si attestano a 59.138 persone risultate positive sin dall’inizio della pandemia.
La situazione nelle regioni italiane
I pazienti positivi nelle regioni italiane
In base ai dati ufficiali della Protezione Civile, il numero di persone al momento positive al SARS-CoV-2 è così distribuito di regione in regione:
- 17.885 in Lombardia
- 6.390 in Emilia Romagna
- 4.644 in Veneto
- 4.127 in Piemonte
- 2.231 nelle Marche
- 2.144 in Toscana
- 1.533 nel Trentino A.A.
- 1.351 in Liguria
- 1.272 nel Lazio
- 866 in Campania
- 738 in Friuli Venezia Giulia
- 748 in Puglia
- 596 in Sicilia
- 539 in Abruzzo
- 500 in Umbria
- 354 in Valle d’Aosta
- 327 in Sardegna
- 260 in Calabria
- 81 in Basilicata
- 52 in Molise
La conferenza stampa in diretta (22 marzo)
Borrelli: «12 positivi nel Dipartimento della Protezione Civile»
Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile, ha reso noto che 12 dipendenti del Dipartimento sono risultati positivi ai test del SARS-CoV-2. «Immediatamente dopo aver ricevuto la notizia del primo caso positivo – si legge in una nota ufficiale – il Dipartimento ha predisposto controlli sul personale considerato tra i contatti stretti del dipendente positivo. Da questo screening risultano, purtroppo, altri undici positivi. Il Capo del Dipartimento è negativo al tampone».
Lombardia, 362 morti e 2.589 positivi in più in un giorno
Il bollettino del 22 marzo
Il bollettino relativo all’epidemia di coronavirus in Lombardia, conferma che la regione è ancora l’area del Paese che vive la situazione più drammatica. L’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, ha comunicato che i nuovi casi sono 2.589, per un totale di 28.374 positivi. Il totale dei morti è arrivato a 3.456 persone, di cui 362 nelle ultime 24 ore. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 1.285.
La conferenza stampa in diretta (22 marzo)
L’appello del centrodestra unito: «Camere a oltranza e incontro con Mattarella»
«È fondamentale restituire al Parlamento la sua centralità affinché eserciti appieno i poteri affidatigli dalla Costituzione, legiferare e controllare l’attività del Governo». È quanto richiesto in una nota congiunta dai leader dell’opposizione, Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. Le opposizioni richiedono la «convocazione immediata e a oltranza delle Camere e possibilità di essere ricevuti dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nei modi e nelle forme ritenute più opportune alla luce delle nuove regole».
Vietati gli spostamenti da un comune all’altro, se non per lavoro o motivi di salute
Il Ministero dell’Interno ha emanato oggi, 22 marzo, un’ordinanza contenente «ulteriori misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale». Nell’ordinanza, firmata dalla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese dal ministro della Salute Roberto Speranza, «allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVD-19, è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi a spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in comune diverso da quello in cui si trovano, salvo per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute».
Confindustria a Conte: «Contemperare la stretta con le esigenze prioritarie del mondo produttivo»
Il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, ha inviato una lettera al premier Giuseppe Conte, sollecitando un bilanciamento tra la chiusura delle fabbriche non essenziali, annunciata ieri, «con le esigenze prioritarie del mondo produttivo». Nella lettera vengono individuati diversi “accorgimenti”:
- consentire la prosecuzione di attività non necessarie, ma funzionali alla continuità di quelle ritenute essenziali;
- consentire la prosecuzione di attività che non possono essere interrotte per ragioni tecniche (ad esempio, quelle riguardanti gli impianti a ciclo continuo e a rischio incidente), pena altrimenti un pregiudizio alla funzionalità dei relativi impianti produttivi. Il tutto mettendo in atto una procedura amministrativa molto semplificata, che faccia leva su un’attestazione del richiedente e su meccanismi di controllo ex post da parte delle Autorità competenti;
- consentire la prosecuzione delle attività di natura manutentiva (e le relative produzioni), legate a cicli produttivi e non, finalizzate a mantenere in efficienza macchinari e impianti;
- fornire il tempo necessario alle attività sopracitate di concludere i lavori in corso;
- garantire flessibilità nell’individuazione delle attività essenziali mediante il meccanismo dei Codici ATECO, poiché non si presta invece in modo efficace a definire i confini e le caratteristiche delle attività industriali, richiedendo di ampliare o precisare i codici esclusi dal blocco e di far riferimento non solo ai singoli codici ma alle macro-classi e alle note esplicative della tabella ATECO 2007, note nelle quali sono indicate con maggior dettaglio molte produzioni rilevanti;
- sciogliere immediatamente il nodo del credito e più in generale della liquidità;
- preservare l’operatività delle imprese che fanno parte delle filiere internazionali;
- valutare i necessari provvedimenti relativi all’operatività della Borsa e del mercato finanziario per evitare impatti negativi sulle nostre società quotate.
Il commissario Arcuri: «Da domani mascherine per medici in ogni regione»
«Da domani (o martedì al massimo) tutte le regioni italiane avranno mascherine per medici, operatori sanitari e malati. A partire dalla settimana successiva contiamo di dare poi a tutti gli italiani i Dispositivi di protezione individuale». Ad annunciarlo è stato il commissario straordinario per l’emergenza coronavirus Domenico Arcuri, ospite della trasmissione Mezz’ora in più su Rai 3 con Lucia Annunziata.
«La scorsa settimana – spiega Arcuri – abbiamo distribuito 3 milioni di mascherine, nella prossima puntiamo a incrementare dotazione, abbiamo bisogno di 90 milioni di mascherine al mese». Arcuri ha poi spiegato che «da domani sarà operativo #CuraItalia gestito da Invitalia. A disposizione 50 milioni di euro alle aziende che vogliono riconvertirsi. Già 100 aziende pronte a partire». «Inoltre – prosegue Arcuri – 180 aziende della filiera della moda ci dicono che riusciranno a produrre due milioni di mascherine al giorno».
Salvini: «Vogliamo collaborare, ma ci viene impedito. Chiediamo incontro urgente a Mattarella»
«Meglio tardi, troppo tardi, che mai, ieri notte ci hanno dato retta, annunciando l’ennesimo decreto (che ancora non c’è), anche se mezza Italia si chiede se domani dovrà andare a lavorare o no. Non è questo il modo di agire e dare certezze agli italiani». A dirlo è il leader della Lega, Matteo Salvini, in un video pubblicato su Facebook, in aperta polemica con la gestione del Governo Conte bis sull’emergenza coronavirus. «Noi insistiamo – prosegue il segretario del Carroccio – su altre richieste fondamentali: mascherine e protezioni sanitarie per tutti, il 2020 Anno Bianco di pace fiscale senza tasse e cartelle per imprese e lavoratori e garanzia di copertura economica per tutti, una sveglia all’Europa che dorme, la riapertura immediata del Parlamento».
«Così non si può andare avanti: fra annunci di notte e confusione di giorno, fra sottovalutazione e improvvisazione, fra ministri che scherzano e morti che aumentano. Noi vogliamo con tutto il cuore aiutare, collaborare, migliorare, risolvere problemi: a oggi purtroppo non ci è permesso farlo». «Vi pare normale? – domanda il leader della Lega – Non possiamo stare zitti e assistere a un disastro, oggi sanitario e umano, domani sociale ed economico. Sarebbe un silenzio che i nostri figli non ci perdonerebbero. Non viviamo in un regime, siamo e vogliamo restare in democrazia. A questo punto, chiederemo tutti insieme al presidente Mattarella un incontro urgente perché tutti possano dare il loro contributo per aiutare gli Italiani, l’uomo solo (o la coppia sola) al comando non bastano per salvare il Paese».
Meloni: «Intollerabili i metodi di comunicazione da regime del Governo Conte»
Anche Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, va all’attacco del Governo, e in particolare del premier Conte. «Intollerabili i metodi di comunicazione da regime totalitario utilizzati dal governo: dichiarazioni trasmesse in orari improbabili, con continui ritardi e attraverso la pagina personale di Conte su Facebook, come se in Italia non esistessero le Istituzioni, la televisione di Stato e la stampa. Tutto questo non fa che peggiorare il senso di insicurezza, ansia e incomprensione da parte di tutti noi», ha twittato Meloni subito dopo il discorso del premier.
E oggi, la leader di FdI torna all’attacco: «Ennesimo decreto Conte mostra nuovamente l’incapacità del governo a gestire l’emergenza #COVIDー19. Chiediamo subito convocazione a oltranza del Parlamento: BASTA manie di protagonismo. Mettiamo insieme le migliori energie per affrontare questa complessa fase». «Aziende e lavoratori – prosegue Meloni – non sanno ancora se domani devono lavorare o stare a casa. Che bisogno c’era della diretta Facebook notturna del premier #Conte se ancora non c’è un decreto? Servono più atti e meno smania di protagonismo».
Berlusconi: «Governo non si confronta. Chiediamo al Colle di essere ascoltati»
A fare eco all’appello di Salvini al Colle, si è unito anche il leader di Forza Italia. «Forza Italia – si legge in un tweet del leader di FI Silvio Berlusconi – ha offerto collaborazione istituzionale ed è impegnata a dare il suo contributo al superamento della doppia emergenza, sanitaria ed economica. Il governo invece non ha sinora accettato un concreto confronto e non sembra voler tenere in considerazione le proposte moderate e approfondite del centrodestra. Come centrodestra chiediamo di essere ascoltati dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella».
Fontana: «Siamo arrivati allo stremo. Dati di oggi in linea con quelli dei giorni scorsi»
«Questa è l’ordinanza più restrittiva che si possa emanare nell’ambito delle competenze regionali, più di così non possiamo fare». A dirlo è il governatore della regione Lombardia Attilio Fontana in conferenza stampa dal Palazzo della Regione. «L’abbiamo fatta convinti che fosse necessario farla – ha proseguito Fontana – l’unica strada è far capire alla gente che deve rimanere a casa, al di là dei singoli provvedimenti, è il principale messaggio che dobbiamo lanciare».
Circa il nuovo decreto annunciato dal premier Conte, Attilio Fontana ha commentato: «Il provvedimento non l’ho ancora avuto da Conte, ma penso possa andare bene. La prima parte va nella direzione del nostro provvedimento e la seconda relativa all’ambito produttivo è quello che auspicavamo. Poi quando lo leggerò magari è completamente diverso – ha precisato Fontana, – ma sulla base delle dichiarazioni del presidente Conte, penso possa andare bene».
«Siamo arrivati veramente allo stremo, anche da un punto di vista fisico del nostro personale sanitario, dobbiamo fare in modo che si riducano i numeri e il contagio si riduca, che la linea vada in discesa e non in salita». Circa i dati odierni relativi alla Lombardia sull’epidemia di coronavirus, il governatore ha preannunciato che «non sono definitivi, ma sono in linea con quelli dei giorni scorsi».
Oltre ai medici arrivati da Cuba «ci sono anche dei gruppi di medici, infermieri, interpreti in arrivo dalla Russia, come mi ha assicurato il ministro Boccia». «Alla chiamata rivolta in modo vibrante dalla Regione per la disponibilità di medici da altre Regioni hanno riposto in più di 1.500. Ci sentiremo con Boccia per iniziare a dare le nostre necessità», ha chiosato il governatore della Lombardia.
Patto trasversale per la Scienza diffida la Dott.ssa Gismondo
La virologa Maria Rita Gismondo, direttrice del laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano, ha ricevuto una lettera di diffida da parte dell’associazione Patto trasversale per la scienza (Pts). Nella lettera, la virologa viene diffidata «per le gravi affermazioni ed esternazioni pubbliche sul coronavirus, volte a minimizzare la gravità della situazione e non basate su evidenze scientifiche» (tra cui: “È una follia questa emergenza, si è scambiata un’infezione appena più seria di un’influenza per una pandemia letale” del 23 febbraio 2020, ndr), e viene invitata a «rettificare alcune sue affermazioni che possono indurre la popolazione a violare i precetti governativi, con nefaste ricadute in termini di salute pubblica, soprattutto perché provenienti da un medico con responsabilità istituzionali nella regione più colpita d’Italia».
La Dott.ssa Gismondo, dal canto suo, ha replicato a tale diffida, in un’intervista all’Adnkronos: «Ho la coscienza a posto e chi mi attacca è pietoso. Non torno indietro sulle mie dichiarazioni. Invece di perdere tempo in queste cose, perché non si uniscono al mio appello a lavorare tutti insieme? Diamo spazio alla scienza». «Se chiedono a me di fare un passo indietro sulle mie dichiarazioni – prosegue la virologa – devono farlo anche per quelle del virologo Pregliasco, di Ilaria Capua e del direttore dell’Oms».
Basilicata: divieto di entrata e uscita dalla regione sino al 3 aprile
Il governatore della Basilicata, Vito Bardi, ha firmato un’ordinanza contenente il divieto di spostamento delle persone in entrata e in uscita dalla Basilicata, ad eccezione dei servizi pubblici essenziali e per gravi motivi di salute. Chi violerà l’ordinanza, «dovrà sottoporsi all’obbligo di permanenza domiciliare con isolamento fiduciario insieme a tutti i conviventi».
Di Maio: «In arrivo rinforzi medici e mascherine dal mondo»
«Stanno arrivando i rinforzi per i nostri medici, infermieri, operatori sociosanitari. Per tutte le donne e uomini che stanno faticando negli ospedali per salvare vite umane. Grazie al lavoro fatto nell’ultima settimana, da tutto il mondo stanno arrivando le mascherine che vi servivano». A scriverlo in un post su Facebook è il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. «Solo oggi – prosegue Di Maio – (sono arrivate) 1,5 milioni dall’Egitto, 40.000 dall’India, 2,5 milioni dalla Cina e 2 milioni dal cuore dell’Europa». Aspettiamo gli aerei russi, un carico di 2,5 milioni dal Brasile e un altro carico cinese da un milione entro la notte», chiosa i