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Il crogiuolo si è aggiudicato il bando della Regione POR FESR Sardegna 2014-2020 – Azione CultureLAB2018 – Progetto GramsciLab 5.0, che offre così una preziosa occasione di lavorare in modo sistematico sull’opera e la figura di uno dei pensatori più importanti del ‘900, la possibilità di sviluppare un autentico e significativo laboratorio sul pensiero di Gramsci. “La nostra vocazione nel fare teatro – dice ancora Rita Atzeri – ci impone di occuparci di politica nel senso più ampio e nobile del termine, perché non c’è ambito del vivere quotidiano degli individui, e ancor più dell’operare collettivo, che non sia riconducibile a un atto politico. Per noi fare teatro significa portare le persone a interrogarsi sul proprio presente, invitarle ad assumersi la responsabilità civica di ciò che accade e contribuire al miglioramento sociale globale”.
I CONTENUTI DEL GRAMSCILAB 5.0
Nel progetto, che si articola nell’arco di due anni, la componente artistica ha un ruolo di primo piano. In programma un bando annuale di residenza artistica, una produzione originale all’anno legata al pensiero o alla figura di Gramsci, una rassegna teatrale tematica annuale, dedicata a spettacoli gramsciani o che sviluppa temi legati alla Resistenza. “Il teatro si riserva il ruolo dell’enzima, creando e solidificando collaborazioni ed interconnessioni”, specifica la direttrice artistica del Crogiuolo Rita Atzeri: è previsto, infatti, anche lo sviluppo di una rete dei luoghi gramsciani, da realizzarsi prima a livello regionale e poi nazionale. Così come è previsto un percorso sulle tematiche gramsciane: a partire dal Museo Casa Natale di Ales, attraverso itinerari proposti mediante supporti multimediali lungo le vie e le piazze del paese, cuore pulsante del progetto, si parlerà del tema del lavoro nel pensiero di Gramsci, di Gramsci nella Resistenza e della necessità di nutrire e tenere acceso il “pensiero resistente” anche nel tempo attuale.
I PARTNER
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Il progetto coinvolge molti partner con ruoli differenti, enti e istituzioni che storicamente e per motivi diversi si sono occupati e si occupano di Gramsci: il Comune di Ales, il GramsciLab della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Cagliari, il Consorzio Due Giare e l’Unione dei Comuni della Marmilla, l’Associazione Casa Natale Gramsci e la Biblioteca Gramsciana di Ales, l’Associazione Antonio Gramsci di Cagliari, il Museo Gramsci di Ghilarza, le Fondazioni Gramsci di Torino, della Toscana e dell’Emilia Romagna, la Cineteca Sarda, la CGIL regionale.
“Il Comune di Ales è orgoglioso di partecipare a questa iniziativa, mettendo a disposizione la Casa Natale di Antonio Gramsci”, dice l’assessore alla Cultura Niccolò Muscas. “L’iniziativa ha lo scopo di diffondere il pensiero gramsciano dando spazio ad attività culturali che possano abbracciare l’intero territorio della Marmilla, segnato da un alto tasso di emigrazione giovanile ma con tantissime potenzialità storico-culturali e turistiche”. Alle parole di Muscas fanno eco quelle di Ignazio Ibba, presidente dell’Associazione Casa Natale Gramsci di Ales: “Abbiamo accettato con entusiasmo l’invito a partecipare al progetto e metteremo a disposizione l’esperienza e le competenze maturate in trent’anni di attività culturale nel territorio”.
Lino Zedda è il presidente del Consorzio Due Giare e dell’Unione dei Comuni dell’Alta Marmilla: “La diffusione del pensiero di Antonio Gramsci – dice – è senza dubbio motivo sufficiente per aderire al progetto, se questo avviene passando attraverso le scuole e il coinvolgimento dei ragazzi ancora meglio. Il territorio dell’Alta Marmilla, nel quale si trova Ales, ha da sempre attivato tutte le azioni possibili per divulgare e tramandare questo patrimonio in maniera costante e massima”.
Il Comune di Santulussurgiu, come quello di Sorgono, è partner nel progetto per la creazione della rete dei luoghi gramsciani: “Nelle opere e nelle lettere di Gramsci ai familiari sono frequenti i riferimenti ai luoghi della sua infanzia, tra cui proprio Santu Lussurgiu, dove visse tra il 1905 e il 1907 per frequentare il ginnasio Carta-Meloni”, spiega la vicesindaca Francesca Citroni. “La nostra Amministrazione nel 2017 ha dedicato un itinerario urbano alla figura del grande intellettuale e politico sardo, ‘I passi di Gramsci a Santu Lussurgiu’: la casa in cui visse nel rione Sa Murighessa, l’edificio che ospitava la scuola in cui studiò e lo storico ginnasio Carta-Meloni, oggi contraddistinti da targhe commemorative che rievocano i luoghi gramsciani lussurgesi”.
Nell’iniziativa è coinvolta anche l’Associazione Gramsci di Cagliari: “Abbiamo aderito al progetto del Crogiuolo spinti dal desiderio di stringere relazioni puntuali e costanti con tutte le associazioni che si occupano di divulgare e condividere il pensiero di Antonio Gramsci”, dice Laura Stochino. “È importante che queste iniziative trovino uno spazio comune in cui operare e confrontarsi”.
GRAMSCILAB 5.0: CALL PER UNA RESIDENZA ARTISTICA IN SARDEGNA
Il progetto GramsciLab 5.0 prevede fra le sue iniziative più importanti la call per la selezione di 15 artisti, ai quali verrà offerta una residenza internazionale di 15 giorni a Villa Verde (provincia di Oristano) dal 15 al 30 ottobre 2020, con l’obiettivo di promuovere la conoscenza della figura di Antonio Gramsci e rendere vivo il legame con i luoghi del grande intellettuale. La residenza verrà ospitata nel Centro Culturale “Move the Box”. “L’utilizzo delle strutture del territorio, come quella realizzata dal Consorzio Due Giare a Villa Verde, ha la finalità – sottolinea il presidente del Consorzio Lino Zedda – di sostenere il processo di costituzione del Distretto Culturale Evoluto (DiCE), che nasce proprio con lo scopo di consentire la crescita culturale e lo sviluppo delle attività artistiche, anche tramite l’ospitalità di residenze, così come previsto nel progetto”.
Artisti, drammaturghi, attori, registi, danzatori, coreografi, artisti visivi, performer, sceneggiatori, musicisti, scrittori sono invitati a inviare entro il prossimo 15 giugno all’indirizzo mail [email protected] una proposta progettuale che prenda le mosse dal testo di Gramsci “Odio gli indifferenti”*. Il fine è quello di contribuire alla diffusione della conoscenza del pensiero gramsciano, mantenendo la relazione con i luoghi della sua nascita e formazione e, attraverso la trasposizione nei linguaggi universali di teatro, musica, danza, arti visive, di stimolare una riflessione sul tempo passato e presente.
Tutte le informazioni sono disponibili sul sito ufficiale del GramsciLab 5.0 www.gramscilab-ales.com, già on line da un mese, il bando, il regolamento e la scheda di adesione relativi alla residenza artitica sono scaricabili dalla pagina http://villaverde.gramscilab-ales.com/.
Il grande intellettuale, filosofo e politico, di Ales pubblicò nel 1917 una rivista dal titolo particolarmente significativo, “La città futura”. Lì era contenuto, fra gli altri, lo scritto* di cui sotto si riportano alcuni stralci, un manifesto politico e morale, ancora oggi straordinariamente attuale, quasi profetico, alla luce del difficilissimo periodo che stiamo attraversando.
*“Odio gli indifferenti… Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. E’ la palla di piombo per il novatore, è la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendentI… L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera… è la materia bruta che si ribella all’intelligenza e la strozza… Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi anch’io fatto il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, il mio consiglio, sarebbe successo ciò che e successo? Ma nessuno o pochi si fanno una colpa della loro indifferenza, del loro scetticismo, del non aver dato il loro braccio e la loro attività a quei gruppi di cittadini che, appunto per evitare quel tal male, combattevano, di procurare quel tal bene si proponevano… Odio gli indifferenti anche per ciò che mi da noia il loro piagnisteo di eterni innocenti. Domando conto ad ognuno di essi del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto…
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze virili della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano nel sacrifizio… Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.
LA RASSEGNA TEATRALE (Ales, Casa Natale Gramsci)
Il progetto GramsciLab 5.0 ha in programma anche una rassegna teatrale, che verrà ospitata negli spazi della Casa Natale Gramsci di Ales. In scena artisti del panorama nazionale, due produzioni del Crogiuolo (un debutto assoluto e una ripresa) e alcune compagnie sarde. Il via era stato fissato per il prossimo mese di aprile ma l’emergenza causata dal Covid 19 ha portato all’inevitabile slittamento degli spettacoli in cartellone.
Le attività sono comunque in movimento. E’ in allestimento “Riccino e Riccetta – Le fiabe di Antonio Gramsci per i bambini” (nuova produzione de Il crogiuolo, ideazione, selezione testi e regia di Rita Atzeri), spettacolo di teatro ragazzi, realizzato con la tecnica del teatro d’attore e d’animazione con oggetti e pupazzi, dedicato ai bambini della scuola primaria. Le storie dell’Albero del riccio – la serie di racconti che Gramsci scrisse in alcune lettere per i figli, Delio e Giuliano, durante la sua lunga detenzione – è un progetto didattico pensato proprio per i bambini e i ragazzi. L’editore Condaghes è intanto impegnato nella preparazione della pubblicazione del libro dedicato alla storia di Riccino e Riccetta. Nello spettacolo è coinvolto lo scenografo e costumista Marco Nateri, che racconta: “Il silenzio del palcoscenico viene animato dalla costruzione degli oggetti ed ecco che appaiono due attori che poi diventeranno animaletti poggiando sulle spalle uno zaino colmo di aculei: Riccino e Riccetta, che con semplici gesti faranno cantare il gallo o faranno volare il piccolo passerotto o il pappagallo Flint, utilizzando semplici tecniche di animazione riprese dal teatro delle ombre. Per creare impianto e oggetti scenici mi sono ispirato alle tavole illustrate da Carla Ruffinelli, che accompagnavano le mie giornate da bambino, illustrazioni che ritagliavo, sagomavo, incollava per far con fantasia, aiutato dalla nonna Maria, i miei teatrini di carta”.
ARCHIVIO SPETTACOLI SU GRAMSCI
Con il progetto LabGramsci 5.0 prenderà vita anche un vero e proprio archivio digitale di spettacoli su Grasmci o ispirati al suo pensiero. Sarà poi fruibile nelle installazioni multimediali che verranno realizzate ad Ales e in rete su una piattaforma in fase di costruzione. Tutti gli artisti e le compagnie teatrali che hanno lavorato in questa direzione saranno invitati a segnalare i loro lavori e a inviare i video, possibilmente integrali, degli spettacoli. La Cineteca Sarda si occuperà della loro digitalizzazione e restituirà gli originali e la copia del nuovo formato.
NATO IN CASA
“Nato in casa” è un’altra delle iniziative legate al GramsciLab. Si tratta di un’installazione sensoriale che verrà inaugurata il prossimo ottobre nella Casa Natale Gramsci di Ales e che ha l’obiettivo di ricreare le atmosfere del nascere in casa, così come è stato per Nino. Questo attraverso testimonianze e una narrazione sulla nascita in Sardegna tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento. La ricerca è frutto del lavoro di Fulvia Putzolu, demoetnoantropologa e, in particolare, studiosa di Antropologia della nascita. “Si è pensato – spiega – di raccontare come si nasceva a fine Ottocento ad Ales. Dalla consultazione dei dati dell’Archivio Storico del Comune e dai Quinque Libri dell’Archivio Diocesano si cercherà di conoscere i nomi e di ricostruire la storia delle persone che assistevano i parti”.