“Sono trascorsi sette giorni da quando, grazie al senso di responsabilità delle forze di minoranza, il Consiglio ha approvato la legge di stabilità 2020; una mini finanziaria che, attraverso una procedura d’urgenza, ha autorizzato la spesa di 60 milioni di euro per consentire alla Sardegna di affrontare con tutti gli strumenti necessari l’emergenza epidemiologica da Covid-19″.
“Ciò nonostante, ancora oggi – sottolinea la capogruppo del m5s Desirè Manca – la relativa delibera di autorizzazione di spesa (del 17 marzo scorso) non è ancora consultabile. Un fatto di una gravità assoluta, considerato che, già durante la precedente riunione della Commissione Lavoro (del 19 marzo, convocata per pronunciare i pareri di competenze) ho espresso tutto il mio disappunto per questa manovra poiché la giunta considerava urgenti soltanto gli interventi a sostegno del comparto produttivo della filiera turistica. In quell’occasione ho chiesto quindi al Presidente Solinas di ricomprendere, sin da subito, come destinatarie delle misure finanziarie tutte le realtà imprenditoriali della Sardegna, nessuna esclusa. Una richiesta, purtroppo, caduta nel vuoto e che rinnovo oggi”.
Così la capogruppo del m5s Desirè Manca, con l’appoggio di tutte le forze di minoranza, chiede al Presidente Pais la convocazione straordinaria della Commissione Lavoro per esaminare le iniziative previste dalla giunta e porre in essere tutte le misure più valide a contrastare l’allarmante crisi economica dovuta all’emergenza Covid-19.
La capogruppo dei Cinque Stelle ribadisce:
“In questo drammatico momento a rischiare il tracollo finanziario è l’intera Sardegna. La Regione deve pensare a tutti i comparti produttivi e non soltanto agli imprenditori della filiera turistica. Dobbiamo aiutare gli agricoltori, gli allevatori, i pescatori, i titolari dei piccoli esercizi commerciali, i ristoratori, tutti i liberi professionisti. Questi 60 milioni di euro devono essere spesi con coscienza e in modo trasparente. Per questo pretendiamo di poter verificare le voci di spesa e di poterlo fare al più presto possibile. Nessun imprenditore della Sardegna deve essere lasciato solo”.