Nello specifico, infatti, nel corso della mattinata, si è svolto presso i locali della Compagnia Carabinieri di Jerzu un interrogatorio di garanzia relativo ad una misura cautelare applicata dagli stessi Carabinieri nella settimana precedente.
I militari dell’Arma, opportunamente indirizzati dal Giudice Dottor Alterio del Tribunale di Lanusei e dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale, hanno approntato un dispositivo che ha permesso di effettuare una “conference call” (videochiamata tra più persone) alla quale hanno partecipato, ciascuno dal proprio domicilio o ufficio, il Giudice per le Indagini Preliminari, il Procuratore Capo di Lanusei e un legale del Foro di Lanusei.
Compagnia Carabinieri di Jerzu
L’interrogato, invece, accolto presso la Compagnia Carabinieri con tutte le cautele del caso (soprattutto la distanza di sicurezza di almeno 1 metro), ha potuto beneficiare di un computer con collegamento webcam ed è quindi riuscito a vedere contestualmente sia il GIP interrogante sia il suo legale di fiducia.
Attraverso queste modalità, il compimento dell’atto si è svolto secondo i dettami e le garanzie previste al codice di procedura penale riuscendo allo stesso tempo ad evitare il più possibile gli spostamenti.