ROMA – “Una barca con 49 persone (tra cui 18 bambini) e’ stata attaccata due volte da un motoscafo guidato da uomini con maschere nere, vicino Mitilini al confine tra Skala Mistegnon e Panagiouda. Il motore e’ stato distrutto e ora remano a mani nude”. Cosi’ scrive su Facebook Mediterranea – Saving Humans, citando quando riferito dall’ong Alarmphone. L’incidente sarebbe avvenuto nelle acque greche tra l’isola di Lesbo e la Turchia.
Si legge ancora nel post: “Secondo le persone a bordo, un’imbarcazione turca era in zona ma non si e’ avvicinata e non ha aiutato. Attualmente stanno raggiungendo le acque greche. La Guardia Costiera Greca e’ informata ma non da’ segni di vita. Questa e’ l’ultima posizione: N39.19°, E26.56° (08:56 Cet)”.
Barca attaccata nell’Egeo
In un post successivo, Alarmphone ha aggiunto: “Stiamo cercando ripetutamente di contattare il Joint rescue coordination centre (Jrcc) del Pireo e la Guardia costiera locale di Lesbo, ma senza successo. Facciamo appello alla Guardia costiera ellenica di salvare queste persone in pericolo senza ulteriore indugio. Nel frattempo, varie imbarcazioni sono arrivate sulle isole egee“.
Giovedi’ notte Ankara ha deciso di non bloccare piu’ l’accesso dei profughi siriani e degli altri migranti che, attraverso la Turchia, via terra o via mare, cercano di entrare in Europa attraverso Grecia e Bulgaria.
Alessandra Fabbretti
Fonte: Agenzia Dire – www.dire.it
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