Attualmente a Olbia la situazione è disperata: il servizio è garantito da tre autisti che usufruiscono della legge 104, due appartenenti alle categorie protette (impossibilitati a svolgere il lavoro appieno poiché non possono effettuare spostamenti oltre i 50 km), mentre l’unico responsabile dell’autorimessa è in pensione da oggi.
A Tempio le condizioni non sono poi tanto diverse: sono in servizio due soli autisti e un responsabile, poiché altri due colleghi si trovano uno in licenza (con la 104) da due mesi e l’altro assente addirittura da sei mesi”.
“Ma anche di fronte a questo quadro catastrofico – denuncia il consigliere del m5s Roberto Li Gioi – l’Ats si rifiuta di far scorrere le graduatorie e assumere gli autisti di ambulanza galluresi più che qualificati che da mesi stanno chiedendo di poter prestare servizio.
Al loro posto sono stati invece assunti quattro lavoratori interinali per Olbia e due per Tempio, mantenendo la pianta organica sottodimensionata e comunicando con mandato circolare l’obbligo di fare turni da 12 ore”.
“Una situazione vergognosa e intollerabile. È davvero questo il massimo sforzo che l’Ats può fare in una situazione drammatica come quella che stiamo vivendo?”
Questa la denuncia del consigliere regionale del m5s Roberto Li Gioi, dallo scorso luglio impegnato a sostegno degli autisti di ambulanza galluresi esclusi dalle graduatorie del 2016 perché non avrebbero lavorato per almeno tre mesi alle dipendenze di Ats.
“Per un cavillo – sottolinea Li Gioi – come evidenziato in un’interrogazione che ho presentato in Consiglio lo scorso luglio, l’Ats ha impedito a queste professionalità che per svariati anni hanno prestato servizio sulle ambulanze di poter far parte della macchina dei soccorsi”.
“La Regione non può stare a guardare la Gallura, con un altissimo numero di pazienti positivi, cadere in ginocchio per colpa di una gestione carente e irresponsabile delle risorse.
Per far fronte all’epidemia da Covid-19 è necessario attivarsi immediatamente per superare queste criticità e garantire alla popolazione il massimo impegno possibile, sia in termini di risorse umane che di mezzi.
Non accettiamo equipaggi a metà, sfruttati e male organizzati, pretendiamo l’assunzione degli autisti soccorritori ingiustamente depennati dalla graduatoria regionale e che oggi rappresentano una risorsa di eccellenza per far fronte a questa emergenza epocale”.