I Paesi Bassi hanno ritirato centinaia di migliaia di mascherine protettive per il viso, importate dalla Cina, dopo che sono state trovate difettose. Lo ha annunciato sabato il Ministero della Salute. Le autorità olandesi hanno ricevuto 1,3 milioni di maschere dalla Cina il 21 marzo e ne hanno distribuite centinaia di migliaia a operatori sanitari in lotta contro la diffusione della mortale pandemia di COVID-19.
Ma il Ministero della Salute:
Ha ricevuto una segnalazione che, al momento dell’ispezione, la qualità di questa spedizione non ha soddisfatto gli standard richiesti.
Un secondo test ha anche dimostrato che le maschere non soddisfacevano gli standard di qualità richiesti. Ora è stato deciso di interrompere l’uso dell’intera spedizione. Le maschere avevano una certificazione KN95 che indicava che dovevano filtrare oltre il 95% delle particelle.
Non è l’unico Paese ad aver importato apparecchiature mediche difettose dalla Cina per affrontare la malattia, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”.
Anche la Spagna ha annunciato giovedì che avrebbe restituito 640.000 kit di test rapidi acquistati da una società cinese, dopo che i test su un lotto già importato li avevano trovati con un tasso di rilevamento del 30%. Il governo ha sottolineato che i kit erano certificati CE, che indica la conformità alle norme europee e che erano stati acquistati tramite un intermediario spagnolo. L’ambasciata cinese a Madrid ha dichiarato su Twitter che Shenzen Bioeasy Biotechnology, il produttore dei kit, non era stato autorizzato ufficialmente dalle autorità del Paese a vendere prodotti medici.