Il Progetto Sprar-Siproimi di Porto Torres, la cui gestione è affidata dal Comune di Porto Torres al Gruppo Umana Solidarietà tramite un bando pubblico, ha convertito la produzione del laboratorio di sartoria, una delle principali attività di integrazione svolta dagli ospiti.
Nelle scorse ore i partecipanti al progetto, tutte persone rifugiate, hanno infatti deciso di mettersi a disposizione della comunità realizzando dei copribocca e naso per far fronte all’estrema difficoltà di reperimento.
Verranno donati al Comune di Porto Torres che provvederà alla distribuzione, in particolare ai lavoratori e agli operatori delle associazioni che svolgono le proprie mansioni in presenza del pubblico. Alcuni saranno confezionati in Tnt (tessuto non tessuto), e quindi usa e getta, mentre altri saranno lavabili e riutilizzabili.
I copribocca e naso possono essere uno strumento di prevenzione, ma non sono comunque un presidio medico contro possibili contagi da Coronavirus: è opportuno seguire sempre le misure di contenimento da adottare per contrastare la pandemia, illustrate sul sito web del Ministero della Salute.