La Prefettura ritiene doveroso richiamare il senso di responsabilità dei singoli cittadini a garanzia della concreta attuazione delle misure di contrasto e contenimento dell’epidemia da Covid-19, previste dall’art. 1 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo scorso che, per effetto del d.p.c.m 9 marzo 2020, sono estese all’intero territorio nazionale.
In particolare, alla luce del predetto decreto, che estende l’area a contenimento rafforzato a tutta l’Italia, le persone fisiche devono evitare ogni spostamento in entrata e in uscita da ciascuna Regione italiana che all’interno del territorio della medesima salvo comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità ovvero motivi di salute che devono formare oggetto di autodichiarazione ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445 del 2000 (vedi modello allegato).
E’ consentito il transito e il trasporto di merci, nonché tutta la filiera produttiva in entrata e in uscita dal territorio nazionale. Non sono al contempo previste limitazioni all’attività degli uffici pubblici.
Sino al prossimo 3 aprile 2020, sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e grado, le manifestazioni e gli eventi sia pubblici sia privati, i servizi educativi per l’infanzia e le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle Università, con possibilità di predisporre modalità di didattica telematiche, le messe e le cerimonie civili religiose, comprese quelle funebri.
Sono consentite le attività di ristorazione e bar dalle ore 06:00 alle ore 18:00, mentre sono consentite le attività commerciali diverse da quelle di ristorazione, salvo che nei giorni festivi e prefestivi, a condizione che il gestore garantisca il rispetto della distanza interpersonale di un metro. Sono sempre aperte le farmacie e le parafarmacie.
Sono, infine, sospese le attività di palestre, centri sportivi ecc.
Si raccomanda fortemente a coloro che presentano sintomatologie febbrili (temperatura corporea maggiore di 37,5 gradi) ed infezioni acute delle vie respiratorie di rimanere presso il proprio domicilio, limitare i contatti sociali e di contattare il proprio medico. E’assolutamente vietata la mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus. Chiunque a partire dal quattordicesimo giorno antecedente la pubblicazione del d.p.c.m. 8 marzo 2020 abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico deve darne comunicazione alla ASSL territorialmente competente ovvero al proprio medico curante.
Si raccomanda fortemente l’applicazione delle seguenti misure igienico-sanitarie:
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Lavarsi spesso le mani;
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Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
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Evitare abbracci e strette di mano;
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Mantenimento nei contatti sociali della distanza interpersonale di un metro;
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Evitare l’uso promiscuo di bicchieri e bottiglie;
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Non toccarsi occhi, naso e bocca;
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Coprirsi naso e bocca se si starnutisce;
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Non assumere antibiotici o antivirali se non sotto prescrizione medica;
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Pulire le superfici con alcol e disinfettanti;
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Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate.
Salvo che costituisca più grave reato, il mancato rispetto delle prescrizioni di cui al d.p.c.m. 8 marzo 2020 è punito ai sensi dell’art. 650 c.p.
Ai sensi del D.L. 8 marzo 2020 n. 11 sino al 22 marzo 2020 sono sospese le udienze dei procedimenti civili e penali pendenti presso tutti gli uffici giudiziari, e i termini per il deposito degli atti, salvo i procedimenti di competenza del Tribunale per i minorenni, le udienze di convalida del fermo e dell’arresto, i procedimenti a carico di detenuti o relativi all’applicazione di misure cautelari, di sicurezza e misure di prevenzione, ovvero con imputati minorenni.
Per informazioni sul piano sanitario, si può contattare:
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il proprio medico curante;
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il numero verde 800311377 attivato dalla Regione Autonoma della Sardegna, che risponde tutti i giorni, festivi compresi, dalle ore 08:00 alle 20:00;
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il numero 1500 attivato dal Ministero della Salute, che risponde tutti i giorni 24 ore su 24;
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il 118 in caso di emergenza.