La Prefettura ritiene doveroso un ulteriore fermo richiamo al senso di responsabilità dei singoli cittadini, stante l’andamento crescente dell’epidemia da Coronavirus, affinché venga rispettato senza deroghe l’obbligo, dato in via generale dalla normativa, di restare a casa, adottando i comportamenti più drastici al fine di evitare il più possibile la diffusione del contagio.
L’esperienza drammaticamente maturata in questi giorni dimostra che il contagio avviene prevalentemente attraverso contatti con soggetti asintomatici, da cui la difficoltà di immediata individuazione della catena di trasmissione del virus.
Pertanto, andranno assolutamente contenute entro limiti di ragionevolezza le occasioni di stretta necessità – tassativamente previste dalla legge – per le quali allontanarsi dall’abitazione, rammentando, comunque, che si può incorrere in una violazione punita ai sensi dell’art. 650 c.p.
Possono risultare utili, in proposito, i servizi di recapito a domicilio di beni di prima necessità e farmaci promossi dai Comuni per fronteggiare la particolare situazione e per disincentivare le uscite non strettamente necessarie. Per agevolare la permanenza a casa soprattutto delle categorie più fragili e maggiormente esposte alle conseguenze derivanti dal contagio (persone anziane, soggetti affetti da patologie cardiovascolari o metaboliche, ovvero da immunodeficienza congenita o acquisita) infatti molte amministrazioni comunali del territorio di questa Provincia, hanno attivato anche attraverso associazioni di volontariato, servizi di consegna a domicilio di beni di prima necessità, con l’osservanza delle prescrizioni in materia di sicurezza igienico – sanitaria previste dall’art. 1 comma 1 n. 7 del d.p.c.m. 11 marzo 2020.
Ancorché consentita, è da evitarsi, per quanto possibile, anche l’attività motoria all’aperto, con o senza cane, che va comunque svolta nelle immediate vicinanze dell’abitazione. Vanno assolutamente evitati gli stazionamenti in piazze, panchine, giardini o parchi.
Si ricorda soprattutto che, nel caso in cui il cittadino sospetti di aver contratto l’infezione da COVID-19 non deve recarsi al Pronto soccorso, ma deve contattare il proprio medico curante o il numero verde 800311377 attivato dalla Regione Autonoma della Sardegna (che risponde tutti i giorni, festivi compresi, dalle ore 08:00 alle 20:00), ovvero il numero 1500 attivato dal Ministero della Salute (che risponde tutti i giorni 24 ore su 24). Il 118 deve essere contattato solo in caso di emergenza.
Infine pare utile rammentare che il D.P.C.M. 11 marzo 2020 ha adottato per tutto il territorio nazionale le seguenti misure:
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Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità individuate nell’allegato 1, sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali, purché sia consentito l’accesso alle sole predette attività. Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie. Deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
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Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto. Restano, altresì, aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all’interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali, lacustri e negli ospedali garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
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Sono sospese le attività inerenti i servizi alla persona (fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti) diverse da quelle individuate nell’allegato I al citato DPCM.
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Restano garantiti, nel rispetto delle norme igienico sanitarie, i servizi bancari, finanziari, assicurativi nonché l’attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi.
Per ogni dubbio sulla normativa introdotta si consiglia di consultare il link http://www.governo.it/it/faq-iorestoacasa sul sito istituzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri