Le riunioni, settimana dopo settimana, si sono susseguite e si susseguono a ritmo costante, non solo per parlare di candidature e candidati sindaci, ma anche per discutere di metodi e modi attraverso i quali procedere alla formazione delle rispettive liste, non trascurando la stesura dei relativi programmi.
Il problema essenziale, comunque, resta la scelta del “candidato sindaco”. Sì, proprio così. Naturalmente il “nodo” non è facile da sciogliere perché i pretendenti alla carica di primo cittadino non mancano, sia nell’ambito delle forze politiche organizzate, sia in quelle formatesi autonomamente nella prospettiva di partecipare alla contesa elettorale con un’eventuale lista civica.
A destra (ma quale destra?) e a sinistra le fratture non sono mancate (e continuano) proprio riguardo alla designazione del capolista. Si tratta di fratture che, alla fine, in virtù delle ambizioni di taluni, potrebbero determinare, da un lato, la nascita di altre liste e, dall’altro, non è da escludere la nascita di una lista trasversale formata da dissidenti del centrodestra e del centrosinistra. C’è chi, di fatto, si sta dannando l’anima in quest’ottica, non tanto per mancanza di condivisioni programmatiche, quanto per appagare una propria ambizione personale, vale a dire non rimanere escluso dalla contesa elettorale.
Forze politiche locali
Ma se a sinistra, in primis nel Pd, la frattura ha aspetti prettamente politici, nel centrodestra, fatta eccezione per la Lega, le lotte intestine non mancano e, sotto certi punti di vista, potrebbero sfociare in un vero e proprio “terremoto”, poiché la diaspora interna sta provocando profonde lacerazioni.
Le contrapposizioni, infatti, sono tali che difficilmente le diverse “anime” del centrodestra riusciranno a ricompattarsi e, conseguentemente, in mancanza di un accordo, per il Pd e il neo raggruppamento nato sotto l’insegna di “Santa Teresa 20/40”, sarà un gioco da ragazzi entrare da trionfatori nel Palazzo di Villamarina.
In effetti, da qui fino alla scadenza della presentazione delle liste, i colpi di scena non mancheranno. Non è da escludere, ad esempio, che qualche esponente del centrodestra aderisca alla nascente formazione “Santa Teresa 20/40”. Non è da escludere, tuttavia, che in quest’ultimo raggruppamento, confluiscano anche esponenti del Pd. Tutto è possibile, insomma, considerato che anche il Pd, al proprio interno, ha le sue grane da pelare per quanto attiene il candidato sindaco. Chi sarà? Tiziana Cirotto, di area di estrema sinistra, o Paolo Sardo, esponente del partito di Zingaretti?
Di voci, in proposito, ne circolano tante. Secondo alcune, per dirimere dissidi e divergenze di vario genere, molto probabilmente si ricorrerà alle primarie, soprattutto per rasserenare gli animi e ritrovare un clima di compattezza all’interno del partito. Per quanto riguarda la Lega di Dario Giagoni, nulla è dato sapere al momento.
Può anche darsi che il capogruppo leghista all’interno nel Consiglio regionale, sia nell’attesa di conoscere come finiranno le diatribe all’interno del centrodestra e decidere, di conseguenza, le iniziative da assumere in un secondo tempo.