Ad affermarlo è Gennaro Saragnano, psichiatra e psicoterapeuta, membro esecutivo nazionale dell’Italia dei Valori, che aggiunge:
Fiducia nella Scienza, nella Medicina, nella Ricerca. Fiducia nella capacità degli scienziati di giungere in tempi ragionevolmente brevi a una soluzione del problema, attraverso farmaci antivirali specifici e soprattutto attraverso un vaccino testato e sicuro. Bisogna dare ascolto a ciò che ci dicono le massime autorità sanitarie coinvolte in queste difficili settimane: l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Istituto Superiore di Sanità, il Consiglio Superiore di Sanità, i direttori delle strutture sanitarie, che sono le eccellenze italiane in tema di malattie infettive (l’Ospedale Spallanzani di Roma e l’Ospedale Sacco di Milano), i virologi e gli infettivologi di fama internazionale che vengono regolarmente intervistati nelle principali rete televisive. Non sprecate il vostro tempo stando dietro alla marea di fake news e di sciocchezze che quotidianamente ci vengono propinate attraverso la rete, sempre prive di fonti e che propongono teorie complottistiche al limite del delirio. Qui non c’è alcun complotto, non c’è alcuna guerra batteriologica segreta. Questa è una pandemia, come ce ne sono state tante in passato. Le rigide misure cui siamo tutti sottoposti in questi giorni, e che ad alcuni sembrano antidemocratiche, illiberali o da stato di polizia, sono descritte in tutti i trattati di epidemiologia: il distanziamento sociale e l’isolamento sono le uniche misure in grado di interrompere la catena di trasmissione del contagio. Per una questione di igiene mentale, dunque, rifuggite dalle affermazioni che provengono da fonti non riconosciute o che propongono tesi o ipotesi prive di qualsiasi fondamento scientifico. Cercate di utilizzare il maggior tempo libero che questa situazione ci concede per fare qualcosa di utile a voi stessi, ai vostri figli, ai vostri cari: leggete un bel libro, immaginate un viaggio che farete quando tutto sarà finito, insegnate ai vostri figli a fare qualcosa di nuovo (a dipingere, a cucinare, a giocare con voi), parlate con i vostri cari più anziani per non farli sentire soli, magari utilizzando i moderni mezzi tecnologici: siamo isolati, ma non siamo soli! Mantenete cioè una progettualità positiva basata sulla fiducia che presto usciremo da questa situazione. Se tutti faremo così, alla fine ne verrà fuori un Paese migliore.
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